Yoga in inverno, per riscaldare il corpo

L’inverno porta con sé la voglia di rimanere in un ambiente caldo, accogliente, sorseggiando una tisana salutare. È anche una stagione in cui si tende a essere più pigri e a evitare di stare troppo all’aperto a causa delle temperature fredde. Anche in questo caso, lo yoga ci aiuta a vivere con gioia e consapevolezza questa fase dell’anno, necessaria per l’equilibrio nel ciclo della natura.

Ricordiamoci che noi siamo composti degli stessi Elementi presenti nel macrocosmo:

  • Terra,
  • Acqua,
  • Aria,
  • Fuoco.

Con la pratica di asana e pranayama armonizziamo l’Elemento Fuoco. Ciò permette al nostro corpo di riscaldarsi dall’interno, grazie a una migliore circolazione delle energie.

Le posture del guerriero Virabhadrasana

Vi sono tre differenti “posizioni del guerriero”, tutte ispirate a Virabhadra, eroe che, secondo la tradizione induista, fu creato da Shiva. Le tre versioni di Virabhadrasana infondono forza e determinazione. Inoltre, potenziano il flusso d’energia e l’unione tra mente e corpo.

Le tre posizioni di Virabhadrasana

Si inizia partendo da Tadasana per poi arrivare a Utthita Hasta Padasana, con le gambe ben divaricate e le braccia aperte, ben tese e all’altezza delle spalle. Dopo di che si alzano le braccia sopra la testa, con i gomiti ben dritti e le palme delle mani rivolte all’interno, l’una verso l’altra. Si ruotano leggermente la gamba e il piede sinistro, mentre la rotazione del destro è maggiore. La punta del piede destro guarda in avanti rispetto al busto, che viene orientato nella medesima direzione della gamba destra. Le braccia sono ben tese in alto e anche lo sguardo verso le mani. Espirando si piega la gamba destra, tenendo la coscia parallela al pavimento. La gamba sinistra è ben distesa e allungata e il piede sinistro è appoggiato a terra, orientato in modo perpendicolare all’esterno. Si mantiene questa postura per almeno cinque secondi respirando in modo consapevole. Dopo aver sciolto la postura, si ripete dall’altro lato.
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Virabhadrasana II

Anche la seconda versione inizia partendo da Tadasana, per poi eseguire Utthita Hasta Padasana. Si ruota il piede destro all’esterno, spostando quindi anche la gamba. La punta del piede sinistro guarda invece in avanti rispetto al busto. Espirando si flette il ginocchio destro, portando la coscia perpendicolare al suolo. Le braccia sono distese e il capo guarda verso destra, nella stessa direzione della mano destra. Per eseguire l’asana dall’altro lato si ritorna in Utthita Hasta Padasana e si procede eseguendo i movimenti al contrario.

Per approfondire Virabhadrasana II clicca qui

yoga inverno

Virabhadrasana III

Si esegue partendo da Tadasana. Poi si flette il busto in avanti e si solleva la gamba posteriore in linea con il busto e con le braccia. Il piede posteriore viene ruotato a 45° verso l’esterno. Il busto è orientato in avanti. La gamba di appoggio è ben distesa e anche le braccia sono portate in avanti. Le braccia e le mani possono rimanere fra loro paralleli, oppure si possono unire le mani, intrecciandole, ed estendendo gli indici. Il peso del corpo si orienta versa la gamba e il piede ben ancorato a terra.

Per approfondire Virabhadrasana III 

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Il Saluto al Sole

Questa sequenza di dodici asana, chiamata in sanscrito Surya Namaskar, è perfetta in ogni stagione e in inverno è ancor più indicata, perché permette di far fluire maggiormente l’energia. Oltre a migliorare le funzioni preposte alla digestione, riequilibra il sistema nervoso e aiuta a sciogliere blocchi psicofisici. Inoltre, favorisce una migliore ossigenazione del corpo.

Pranayama consigliato: Kapalabhati

Tra i suoi effetti benefici vi è infatti quello di accrescere il “fuoco interiore”: questa tecnica respiratoria ha perciò un effetto “riscaldante”.

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