Kapalabhati, la respirazione che purifica il corpo

Kapalabhati è una tecnica di pranayama molto vigorosa, che contribuisce ad avviare un processo di purificazione del corpo. Viene infatti inclusa nei kriya classici dello yoga. Poiché agisce a livello molto profondo, è indicata per rafforzare il sistema immunitario. La sua azione così intensa deriva dal fatto che si tratta di una respirazione molto energica.

Proprio per questo produce una serie di benefici:

  • stimola la purificazione del corpo fisico e del corpo sottile
  • favorisce un rinnovamento cellulare grazie a una maggiore ossigenazione
  • rafforza i polmoni e li libera dall’aria stagnante lasciando così spazio al ricambio
  • pulisce i seni nasali e favorisce l’eliminazione del muco
  • aiuta ad accrescere il “fuoco interiore” e ha perciò un effetto “riscaldante” utile in varie occasioni, per esempio quando si avverte freddo
  • stimola la concentrazione e la lucidità mentale

Come agisce Kapalabhati

Questa tecnica di respirazione e di purificazione lavora in particolare sulla fase dell’espiro. L’espirazione è attiva, breve e molto veloce; è anche accompagnata da un particolare movimento dei muscoli addominali.

Precauzioni

Durante la gravidanza e il ciclo mestruale è da evitare. Anche in caso di ipertensione Kapalabhati è sconsigliata.

Per imparare a eseguire correttamente questa tecnica occorre consultare un insegnante di yoga esperto. Improvvisarsi può creare disturbi indesiderati, come l’emergere di un effetto di ansimazione nella parte alta dei polmoni o mal di testa.

Come eseguirla

Si assume una posizione assisa, meditativa. Va bene anche quella a gambe incrociate. L’importante è mantenere la colonna vertebrale eretta.

Si eseguono inizialmente alcuni respiri profondi.

Dopo alcuni respiri, nella fase dell’espiro si contra velocemente i muscoli addominali. Questo movimento permette di sollevare il diaframma e di svuotare i polmoni dall’aria stagnante. La bocca è chiusa e la cassa toracica è rilassata.

Rilassando gli addominali, si inspira in maniera naturale, in modo che l’area addominale sia rilassata.

Nell’inspiro l’aria entra passivamente e silenziosamente nei polmoni.

Poi si prosegue espirando in modo veloce e attivo. Quando l’aria entra nel naso si manifesta anche un suono dell’espirazione. Si procede come descritto sopra.

Si ripete questa tecnica per almeno 10 respiri completi.

Si termina con la fase dell’espiro, per poi respirare in modo naturale e profondo.

Quando si impara bene la tecnica, il ritmo dell’espiro e dell’inspiro avverrà in modo naturale e a un ritmo corretto.

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