Il 22 aprile si celebra in tutto il mondo l’Earth Day, la Giornata Internazionale della Terra. Era il 1970 quando venne festeggiata la prima edizione. Da allora, la sensibilizzazione e le informazioni sui temi ambientali sono cresciute, ma sono altrettanto aumentate le problematiche che attanagliano il nostro pianeta. Lo yoga e altre discipline olistiche possono aiutarci ad aumentare la nostra consapevolezza ambientale, permettendoci al contempo di riconnetterci alla Terra.
Earthing, camminare sentendo le energie della terra

È ormai accertato da numerose ricerche che camminare a piedi nudi apporta numerosi benefici.
Non solo ci aiuta a ritornare in simbiosi con l’elemento terra, ma questa semplice, potente pratica migliora il benessere generale del corpo. Ciò è dovuto anche a fattori energetici, poiché camminare a piedi nudi favorisce l’eliminazione di quelle vibrazioni dannose a livello psicofisico. Sono vibrazioni accumulate stando a contatto con onde elettromagnetiche, o rimanendo a lungo in spazi chiusi o in quei luoghi inquinati. La pratica dell’Earthing – che consiste semplicemente nel camminare senza scarpe né calze in un ambiente naturale e sicuro – permette di scaricare proprio quelle energie negative assorbite negli spazi urbani carichi di smog. L’Earthing è praticabile ovunque nella natura – sulla spiaggia in riva al mare, in un’area verde, in un bosco, in un parco, in giardino – purché il terreno su cui si cammina sia privo di pericoli.
Benefici dell’Earthing
- Armonizza delle energie
- Riduce l’ansia e le tensioni
- Diminuisce i livelli di stress
- Migliora l’umore
Shinrin Yoku, un bagno di foresta
Un’altra pratica che ci aiuta a recuperare il nostro legame con la terra è lo Shinrin Yoku, parola giapponese traducibile con l’espressione “bagno di foresta”. Si tratta di una vera e propria terapia preventiva, i cui effetti positivi sulla salute sono stati studiati e accertati da vari ricercatori.
Per approfondire clicca qui
Asana per ancorarsi alla terra

Vrksasana, la posizione dell’albero, ci porta a rimanere stabili e ben saldi alla terra. Favorisce un profondo processo di radicamento, migliorando l’equilibrio psicofisico.
- Aiuta a placare il via vai di pensieri, favorendo calma mentale.
- Agisce positivamente sul Muladhara Chakra, centro energetico collegato al senso di radicamento e di stabilità.
Si inizia partendo da Tadasana. Lo sguardo è rivolto in avanti. Ci si focalizza su un punto preciso per sostenere la concentrazione. Con attenzione si sposta il peso del corpo sul piede sinistro. Lentamente e in modo consapevole si alza il piede destro portandolo verso l’interno della coscia sinistra, vicino all’inguine. Il ginocchio della gamba sollevata è spinto all’indietro. Il busto è ben allungato. Le mani si possono portare davanti al petto, per formare l’Anjali Mudra. Oppure le braccia si possono portare in alto, oltre il capo, ben allungate, con i palmi che si toccano: in questo modo le braccia agevolano l’allungamento del busto. Lo sguardo è rivolto in avanti. Dopo una serie di cicli respiratori si esegue dall’altro lato.
Il Mantra Lam
Il Mantra Lam è associato al Muladhara Chakra. La sua vibrazione aiuta a equilibrare questo centro energetico, stimolando una connessione con l’elemento Terra.
Seduti in una postura meditativa, si porta l’attenzione al respiro naturale e spontaneo. Dopo alcuni respiri profondi, si ripete a voce il mantra Lam, pronunciandolo in modo da farlo risuonare a livello del naso e percependo le sue vibrazioni anche negli organi interni. Si ripete il mantra Lam per almeno una decina di volte.