Yoga, Ahimsa e Cultura della Pace

Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della Pace.

Nel 2024, il tema proposto dalle Nazioni Unite 
è “Cultivating a Culture of Peace”: 
Coltivare una cultura della Pace.

Porre l’accento su ciò è quanto mai urgente, considerate le dinamiche mondiali. In vari angoli del pianeta i conflitti mietono vittime, in prevalenza civili. E anche là dove non vi sono guerre, la cultura della Pace è sfocata, o derisa, o distorta.

Ricordiamo che nella Dichiarazione e nel Programma d’azione su una cultura di pace dell’Onu si legge che la pace “non solo è l’assenza di conflitti, ma richiede anche un processo partecipativo positivo e dinamico in cui il dialogo è incoraggiato e i conflitti sono risolti in uno spirito di comprensione reciproca e cooperazione”.

Riprendere, rileggere e valorizzare e diffondere tale Documento assume un’importanza centrale per affermare che la pace inizia ogni giorno, da ogni singolo individuo, dalle sue scelte e dai suoi valori.

Chi pratica Yoga lo sa bene,
considerato che il primo dei cinque Yama
spiegati da Patanjali negli Yoga Sutra
è Ahimsa.

Ahimsa

Gli Yama sono precetti morali e principi di rettitudine universali. Essi costituiscono la prima fase dell’ottuplice sentiero: se non si interiorizzano non sarà possibile intraprendere in modo consapevole e completo il cammino yogico.

Ahimsa viene generalmente tradotto con “non-violenza”; letteralmente significa anche “non ferire”, “non far del male”. È un concetto in simbiosi con l’idea di pace. Chi percorre un cammino yogico dà molta importanza alla pratica dell’Ahimsa, verso gli altri e verso sé.  

Ahimsa ci porta a essere gentili e amorevoli verso noi stessi,
verso gli altri, verso ogni creatura vivente e verso il pianeta.

Nello Yoga Jivamukti si afferma che “limitando la pratica di Ahimsa solo verso se stessi, ci si preclude la felicità suprema, che si raggiunge solo anteponendo il benessere degli altri al proprio”.

Ahimsa, quindi la non-violenza, si deve manifestare sia nell’azione, sia nei pensieri.  Occorre cioè evitare anche i pensieri negativi che potrebbero provocare danni. Se nutriamo pensieri negativi, di odio e che si orientano verso la rabbia, si rischia di trasformare quegli stessi pensieri in azioni reali, in comportamenti nefasti. Per questo, una delle regole-base di un percorso yogico è Ahimsa.

Come scrisse Patanjali: 
“Una volta radicata nello Yogi 
la non-violenza (Ahimsa), 
in sua presenza cessa ogni ostilità”.

Ahimsa è un principio fondamentale per nutrire la pace interiore e la pace nel mondo.

Ritornando alla Dichiarazione e al Programma d’azione su una cultura di pace delle Nazioni Unite, condividiamo qui di seguito l’Articolo 1 di tale Documento, di cui tra l’altro nel 2024 ricorre il 25° anniversario:

Una cultura di pace è un insieme di valori, atteggiamenti, tradizioni e modi di comportamento e stili di vita fondati su:

a) rispetto per la vita, rifiuto della violenza e promozione e pratica della nonviolenza tramite l’educazione, il dialogo e la cooperazione;

b) pieno rispetto dei principi di sovranità, integrità territoriale e indipendenza politica degli Stati e non intervento in questioni che rientrano essenzialmente nell’ambito della giurisdizione nazionale di uno Stato, in conformità con quanto previsto dallo Statuto delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale;

c) pieno rispetto e promozione di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali;

d) impegno in favore di una composizione pacifica dei conflitti;

e) sforzo per soddisfare le esigenze inerenti allo sviluppo e all’ambiente della presente e delle future generazioni;

f) rispetto e promozione del diritto allo sviluppo;

g) rispetto e promozione di pari diritti e opportunità per donne e uomini;

h) rispetto e promozione del diritto di ognuno alla libertà di espressione, di opinione e di informazione;

i) aderenza ai principi di libertà, giustizia, democrazia, tolleranza, solidarietà, cooperazione, pluralismo, diversità culturale, dialogo e comprensione a tutti i livelli della società e fra le nazioni; ed è altresì alimentata da un ambiente nazionale e internazionale favorevole e orientato alla pace.

Ahimsa non violenza

Quest’anno ricorre il 25° anniversario dell’adozione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione e del Programma d’azione su una cultura di pace.

La Giornata Internazionale della Pace 
fu istituita il 30 novembre 1981 
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 
tramite la risoluzione 36/67, 
al fine di creare un giorno 
all’insegna della pace mondiale e della non violenza.

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