Essere creativi e dedicarsi a ciò chi ci piace davvero: è questo il segreto per rendere migliore e positiva l’esperienza di vita.
Lo sostiene Julia F. Christensen, neuroscienziata del prestigioso Max Planck Institute. La stessa studiosa, di origine danese, ha sperimentato su di sé quanto sia fondamentale seguire le proprie passioni. L’amore per le neuroscienze le è nato da un evento drammatico.
Julia F. Christensen è stata per diversi anni ballerina. Amava danzare. Poi, un infortunio le ha cambiato l’esistenza. La sua carriera di ballerina era compromessa. Non poteva più seguire la sua più grande passione. Ciò aveva provocato in lei una forte ondata di stress. Si sentiva demotivata. Decise quindi di comprendere cosa le stava accadendo ritornando a studiare. Si specializzò in neuroscienze e grazie alle nuove conoscenze apprese capì che lo stress poteva essere contrastato attraverso pratiche creative.
Suonare uno strumento, cucinare, disegnare o ballare: tutto ciò che stimola la creatività fa bene alla mente e al corpo.
Infatti, secondo Julia F. Christensen queste attività ci permettono di entrare nel cosiddetto “stato di flusso”, che a sua volta produce una serie di effetti a livello psichico e fisiologico.
Entrare nel Flow
La teoria dello “stato di flusso” l’aveva formulata nel lontano 1975, lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi.
“Il flow”, detto anche “Esperienza Ottimale” può essere definito come: “uno stato in cui la persona si trova completamente assorta in un’attività per il suo proprio piacere e diletto, durante il quale il tempo vola e le azioni, i pensieri e i movimenti si succedono uno dopo l’altro, senza sosta”.
Entrare in questo stato di flusso permette sia di rilassarsi senza meditare, sia di ri-attivare la concentrazione.
Il punto è che tutti, anche coloro che non svolgono lavori creativi, possono accedere al “flow”. Bastano anche 15 minuti dedicati a creare, disegnare, giocare, dipingere, ecc. per stare meglio. La rigida routine viene interrotta, mentre si risveglia la nostra creatività interiore, come spiega Julia F. Christensen nel suo libro “A mente calma” (Corbaccio, 2024).
La neuroscienziata danese descrive cosa accade nel nostro cervello quando ci dedichiamo a “creare” qualcosa o a giocare: in entrambi i casi vengono attivati circuiti neuronali che calmano la mente e ci fanno stare bene.
L’Autrice svela, con un linguaggio divulgativo e con riferimenti alle neuroscienze, come raggiungere lo stato di flusso e superare distrazioni e stress. La chiave è rimanere completamente assorbiti da un progetto e da un’attività che amiamo svolgere. Può essere la pittura, o il cucito, o la scrittura, o il giardinaggio, ecc. L’aspetto cruciale è l’amore, la passione per ciò che si fa.
Perdersi in quella specifica attività risveglia la nostra dimensione creativa aprendoci la porta allo stato di flow e al benessere.
L’Autrice
Julia F. Christensen è una neuroscienziata ed ex ballerina di origine danese. Attualmente lavora come ricercatrice presso il Max-Planck-lnstitute for Empirical Aesthetics di Francoforte. Ha studiato psicologia e neuroscienze in Francia, Spagna e UK. Ha svolto le sue ricerche in laboratori interdisciplinari all’University College e alla City University di Londra e al Warburg Institute e ha ottenuto dalla British Academy una Newton International Fellowship post-dottorato. Collabora con riviste scientifiche peer reviewed e con numerose testate tra cui, New York Times, il Washington Post, e Frankfurter Allgemeine Zeitung.