Percorso yoga, 5 passi per praticare

Per intraprendere un percorso di yoga occorre seguire alcuni passi (o regole) in modo da praticare con regolarità e consapevolezza. Le basi per una corretta pratica sono comunque ispirate ai principi tradizionali dello yoga descritti negli Yoga Sutra di Patanjali. Questo testo rimane ancora oggi il punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi allo yoga con rispetto e con quelle conoscenze filosofiche che costituiscono il fulcro della pratica. Sebbene il testo classico di Patanjali sia strutturato in aforismi, grazie ai numerosi commentari elaborati nel corso degli anni, possiamo comprendere a fondo i vari Sutra. Tra i vari commentari si segnala quello sviluppato dal maestro B. K. S. Iyengar, le cui spiegazioni dei sutra relativi agli asana e ai pranayama sono chiare e accessibili a tutti. Vediamo quindi di seguito i 5 passi principali per intraprendere e praticare un percorso di yoga.

L’importanza della respirazione

Il primo passo fondamentale è imparare a respirare correttamente. Può sembrare un aspetto banale e scontato, ma così non è. Varie persone respirano in modo debole, o addirittura errato. La corretta respirazione è profonda, seppur spontanea e senza sforzo (ed è l’unica funzione corporea che possiamo controllare in modo volontario). La respirazione è importante che sia addominale, lenta e consapevole. Per sviluppare una maggiore attenzione verso il flusso dell’espiro e dell’inspiro, durante il giorno, per due o tre volte, si “controlla” il respiro in modo consapevole:

  • si “osservano” i movimenti dell’addome che si alza e si abbassa;
  • si percepisce l’aria che entra ed esce dalle narici;
  • si ascoltano le sensazioni che emergono durante la respirazione consapevole.

Vivere nel momento presente

Il secondo passo fondamentale per intraprendere un percorso di yoga è quello di assaporare il momento presente. Questo aspetto non è semplice da realizzare, poiché la mente tende a fluttuare tra passato e futuro, tra nostalgie e paure, tra ricordi e speranze. Per rafforzare la capacità di focalizzarsi sul qui e ora si può ricorrere alla la meditazione sul respiro. Si tratta di una pratica efficace, che si può attuare ovunque. È sufficiente portare l’attenzione al respiro e centrarsi nell’azione che si sta svolgendo. Il respiro agisce sulla mente calmandola e ciò a sua volta permette di placare emozioni disturbanti.

Praticare regolarmente le asana

Il terzo passo consiste nel praticare con costanza le varie posture yogiche. Ciò si collega a un altro importante aspetto relativo a un percorso di yoga, che è la disciplina. Senza disciplina la regolarità nella pratica delle asana rischia di venire meno. La perseveranza è una virtù che si affina man mano che si procede in un cammino yogico. Anche quando sembra una “giornata no” è importante comunque praticare. Si possono scegliere asana semplici e rilassanti, come Balasana, la postura del bambino, o Malasana, la posizione della ghirlanda, o ancora rimanere semplicemente in Savasana, per entrare in uno stato di meditazione.

Addestrare anche la mente

Un percorso di yoga non prevede soltanto l’addestramento fisico, ma anche mentale. La pratica yogica considera il corpo nella sua totalità, per questo le asana sono sempre affiancate da pratiche meditative. La meditazione aiuta a sviluppare l’attenzione cosciente e quindi permette di focalizzarsi sul momento presente.

Seguire il principio della non-violenza

Il principio della non-violenza (Ahimsa) costituisce le fondamenta di un percorso di yoga. Occorre quindi non nuocere agli altri, inclusi gli animali, tramite parole, gesti e pensieri. l’Ahimsa. Mettere in pratica l’Ahimsa vuol dire rispettare la vita e amare incondizionatamente. Se non viene praticata non si può accedere alla pace interiore e quindi sarà impossibile raggiungere lo stadio più alto della pratica yogica che è il Samadhi.

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