Migliorare la flessibilità nell’articolazione delle anche con lo yoga

Determinate asana svolgono un’azione benefica per le anche. Le varie posture sono indicate per chi è spesso seduto per lavoro o per studio e necessita di una maggiore mobilità proprio nella parte bassa della schiena. Se le anche sono rigide, schiena e ginocchia possono percepire un maggiore sovraccarico. Vediamo di seguito alcune posizioni yoga indicate per migliorare la flessibilità nell’articolazione delle anche.

Adityasana

È una posizione ispirata alla “madre degli dèi”, ovvero Adity. Intrisa di un forte potere Yin, è un’asana che tonifica e massaggia i muscoli dorsali; permette di allungare la zona interna dell’inguine e di migliorare la flessibilità delle anche; inoltre, aiuta a distendere la parte bassa della schiena. Massaggia anche gli organi interni, in particolare favorisce un buon funzionamento dei reni. Agisce sulle funzioni sessuali migliorandole. È da evitare in caso di flusso mestruale abbondante.

Come si esegue

Ci si siede sul tappetino yoga. Le gambe sono piegate in avanti (come nella postura della farfalla), con le ginocchia divaricate. Si afferrano le caviglie e si avvicinano tra loro le piante dei piedi. La schiena è dritta e le braccia sono tese. Le mani sono appoggiate ai lati dei piedi uniti. Inspirando, si spinge la schiena in avanti portando il busto parallelo al suolo. Il capo tocca i piedi. Le braccia formano una sorta di triangolo. Le spalle sono rilassate. Le mani si spostano per coprire le punte dei piedi. Si mantiene la postura per almeno tre cicli respiratori.

Baddha Konasana

È detta la posizione del ciabattino (poiché ricorda la postura tradizionale adottata dai calzolai indiani), ma è conosciuta anche con il nome di “posizione della farfalla”. Ciò è dovuto alla posizione delle gambe piegate, che ricordano le ali di una farfalla. Inoltre, nella versione dinamica, le gambe piegate si muovono in alto e in basso, come a rappresentare il battito delle ali di una farfalla.

Come si esegue

Ci si siede sul tappetino yoga con le gambe divaricate. Il coccige è ben appoggiato al suolo. La schiena è dritta, ma non rigida. SI piegano quindi le gambe in modo da avvicinare le piante dei piedi, che devono unirsi. I talloni si avvicinano all’inguine: per far ciò si utilizzano e usate le mani appoggiate ai piedi per facilitare il movimento.

Versione dinamica

Nella versione statica le gambe e le ginocchia formano “una rappresentazione delle ali della farfalla”, ma senza movimento. Nella versione dinamica le ginocchia fanno un leggero movimento dall’alto verso il basso: in questo movimento si percepiscono i movimenti all’inguine. I movimenti sono dolci, morbidi, mai veloci o bruschi per evitare strappi muscolari.

Altre asana indicate per favorire la flessibilità nell’articolazione delle anche

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