Yoga del mattino: perché fa bene praticarlo appena alzati

Al mattino, spesso, si tende a spostare di qualche minuto il momento in cui ci si alza dal letto per iniziare la giornata. Questo atteggiamento denota talvolta una forma di apatia e di svogliatezza. Sembra che manchi quell’energia indispensabile per vivere pienamente un nuovo giorno. Eppure, a ben pensarci, appena si aprono gli occhi dopo una notte di sonno si dovrebbe essere gioiosi: incomincia una nuova giornata durante la quale si possono realizzare progetti, rimanere con le persone care, sviluppare nuove idee lavorative, pensare a sé e agli altri, dedicarsi alle proprie passioni. Certo, le incombenze, gli ostacoli, i contrattempi, gli imprevisti lavorativi e non, possono minare l’entusiasmo e possono creare proprio quella svogliatezza che impedisce di alzarsi appena suona la sveglia. È proprio quando si diventa consapevoli che non si può più vivere l’inizio della giornata percependo svogliatezza e apatia che si inizia a cambiare le proprie abitudini. È proprio quando si è invasi da un senso di indolenza che occorre smuovere le energie interiori. Ecco che la pratica mattutina dello yoga è di gran beneficio.

I benefici dello yoga praticato al mattino

Dopo essersi alzati e aver compiuto le abluzioni mattutine, prima della colazione ci si regala un po’ di tempo tutto per sé. Bastano 10 o 15 minuti per percepire già profondi benefici. È un momento speciale, una sorta di rito che aiuta a risvegliare pienamente le energie interiori. Anche se ci siamo svegliati con un senso di pesantezza, dopo alcuni respiri e dopo aver praticato alcune posture, si incomincia a sentire un maggior vigore e una più intensa lucidità mentale. Le asana aiutano a ridestare pienamente i sensi e ad aumentare la consapevolezza. Il torpore o l’apatia mattutina scompaiono, per far posto a un’intensa energia che ci offre una marcia in più per tutto il giorno. Praticare yoga al mattino stimola il sistema nervoso, migliorando la presenza mentale: ciò evita distrazioni, che possono essere pericolose o dannose. Oltre ad agire positivamente sulla mente, lo yoga stimola la circolazione sanguigna, scalda i muscoli e scioglie le tensioni articolari. Asana e pranayama sono una vera spinta propulsiva, con cui accrescere l’energia per affrontare anche quelle giornate “difficili”.

Asana, pranayama e meditazioni del mattino

La scelta delle posizioni di yoga e degli esercizi di respirazione dipende naturalmente dal livello yogico raggiunto, ma anche da come ci si sente al mattino. Può capitare infatti di essere mentalmente stanchi, perché il sonno è stato un po’ agitato. In questo caso, è meglio effettuare gli esercizi lentamente, iniziando con un semplice esercizio di respirazione – come Nadi Sodhana – che possa ridestare la mente. Come pratica meditativa si può scegliere la meditazione della montagna, che sviluppa equilibrio e stabilità, oppure la meditazione So Ham, indicata per riattivare la concentrazione mentale e la consapevolezza di sé. Le pratiche yogiche consigliate sono: il Saluto al Sole, la posizione dell’albero (Vriksasana), Malasana (la posizione della ghirlanda), Marjariasana (la posizione del gatto), Utthita Trikonasana (posizione del triangolo esteso), solo per citarne alcune. La scelta delle posture dipende dalla conoscenza che si ha dello yoga. Una volta accolta questa sana abitudine di incominciare la giornata praticando yoga si possono già sentire nel breve periodo importanti benefici a livello psicofisico. E l’apatia e l’indolenza che prima assalivano al suono della sveglia scompariranno per far posto a vitalità e buonumore.

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