Stanchezza autunnale, prevenirla con rimedi naturali

L’arrivo dell’autunno può far emergere un senso di stanchezza psicofisica. Ciò è dovuto a vari fattori collegati al cambio di stagione. I mutamenti nella natura influiscono infatti sul nostro organismo. Le variazioni delle temperature, del calore, della luce, le prime piogge umide incidono sul nostro umore, ma anche sul nostro livello energetico. Oltre alla pratica dello yoga, in questa fase di passaggio può essere utile assumere rimedi naturali che rinvigoriscono il corpo. In questo senso la fitoterapia ci viene in aiuto grazie a diverse piante chiamate “adattogene”.

Sia per prevenire, sia per trattare la stanchezza sono utili quelle piante che attivano nel nostro organismo processi fisiologici in grado di aumentare le difese e i livelli l’energia.

Si chiamano adattogene proprio per questo: perché ci permettono di adattarci meglio ai cambiamenti stagionali e ai periodi di spossatezza.

stanchezza yoga

L’eleuterococco

L’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim) rientra in questa categoria. Le proprietà benefiche di questa pianta, originaria della Siberia orientale, erano conosciute persino nell’antichità. In particolare, veniva già ampiamente usata nella Medicina Tradizionale Cinese come corroborante e per trattare stati influenzali e problemi respiratori.

Chiamato anche “ginseng siberiano”, l’eleuterococco migliora la resistenza psicofisica di fronte ai cambiamenti stagionali. Della pianta si utilizza la radice: da qui il suo sapore amaro. Questa pianta adattogena stimola il sistema nervoso e quello endocrino e rafforza le difese immunitarie. Svolge inoltre un’azione antinfiammatoria. È indicato non solo nei cambi di stagione, ma anche quando si devono affrontare periodi particolarmente impegnativi. Agisce positivamente sulla memoria e sulla capacità di concentrazione.

Le foglie di mate

Arriva dall’America Latina un altro rimedio naturale utile per stimolare il corpo a livello mentale e fisico. Parliamo del “mate” in foglie. Sono note le sue proprietà toniche, antiossidanti ed energizzanti. Non a caso, i popoli indigeni lo chiamano “oro verde”. Le sue foglie sono un concentrato di vitamine e minerali che lo rendono un corroborante naturale.

Essendo uno stimolante naturale è sconsigliato a chi soffre di disturbi a livello nervoso.

La rodiola (Rhodiola rosea)

La rodiola, detta anche “radice d’oro”, cresce spontanea nelle aree artiche della Siberia orientale. Il suo habitat ideale è quello delle aree settentrionali e fredde. Della pianta si utilizzano sia la radice, sia il rizoma. La rodiola ha proprietà energizzanti e tonificanti, ed è per questo che viene consigliata sia a quanti praticano sport, sia alle persone anziane. È nota infatti per migliorare la resistenza psicofisica. Inoltre agisce positivamente in caso di disturbi a livello nervoso (insonnia, irritabilità). Favorisce la concentrazione e migliora la memoria. È poi un cosiddetto “psico-stimolante”, poiché aiuta a migliorare l’umore. Rafforza le difese dell’organismo.

La bacopa (Bacopa Monnieri)

Bacopa monnieri

Tra le piante utilizzate da secoli dall’Ayurveda vi è la bacopa. Conosciuta da millenni anche in Cina, questa pianta produce numerosi effetti benefici:

  • favorisce la concentrazione e la memoria;
  • contrasta stanchezza, insonnia e umore basso;
  • migliora la resistenza allo stress;
  • riduce stati ansiosi.

La bacopa è sconsigliata alle donne in gravidanza e nel periodo di allattamento.

Per approfondire le proprietà della bacopa, si veda l’Articolo BACOPA, LA PIANTA CHE MIGLIORA LA CONCENTRAZIONE

Ricordiamo infine che, sebbene siano rimedi naturali, è sempre bene consultare un esperto in fitoterapia o un medico o naturopata per avere consigli mirati sulle quantità e su eventuali controindicazioni.

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