Shakti Mudra, sprigionare il potenziale energetico interiore

Abbiamo già avuto modo di approfondire in vari articoli i Mudra, gesti sacri compiuti con le mani. Definiti anche “sigilli energetici”, i mudra incanalano il prana favorendo un effetto specifico, che varia a seconda del gesto sacro compiuto. In tutti i casi, la loro esecuzione favorisce la circolazione dell’energia nel corpo. La tradizione e la pratica dei Mudra in India è millenaria. Essi rientrano nella tradizione dello yoga e sono collegati al concetto di corpo sottile, ovvero non tangibile, immateriale, ma potente. Il corpo sottile è formato da circuiti energetici, chiamati “Nadi”. Quando l’energia fluisce liberamente avvertiamo un senso di equilibrio e di vitalità. In presenza di blocchi il flusso viene ostacolato, creando disarmonia.  I mudra contribuiscono a bilanciare asimmetrie e a purificare i canali, favorendo una migliore circolazione energetica.

Abbiamo già parlato di vari Mudra, tra cui:

Qui vogliamo approfondire Shakti Mudra.

Questo gesto sacro si riferisce alla forza femminile rappresentata da Shakti, energia spesso associata a varie divinità indiane,  e in particolare a Durga.

I benefici a livello sottile di questo Mudra sono numerosi:

  • Armonizza il sistema nervoso, calmando eventuali stati di agitazione e ansia
  • Pacifica la mente e scioglie le tensioni psicofisiche
  • Risveglia l’energia interiore e la forza, specialmente a livello della zona pelvica
  • Favorisce un maggiore equilibrio a livello olistico

Si esegue partendo da una posizione meditativa assisa, con i palmi delle mani sul ginocchio. Gli occhi sono leggermente chiusi. Il respiro è lento e consapevole.

Si esegue Anjali Mudra. Distanziando leggermente tra loro le mani, si piegano i pollici al centro della mano; l’anulare e il mignolo della mano sinistra sono uniti a quelli della destra, mentre l’indice e il medio avvolgono leggermente pollice.

Il respiro è consapevole e focalizzato sulle mani.

La durata consigliata del Mudra va da un minimo di 5 minuti a un massimo di 10, a seconda del proprio livello di pratica e dalle proprie esigenze.

Elemento importante è il respiro consapevole, che aiuta a trasformare la pratica del Mudra in un’esperienza meditativa.

I momenti ideali per eseguirlo sono:

al mattino presto, prima di iniziare le varie attività, all’interno di una sessione – anche breve – di yoga;

alla sera, prima di coricarsi.

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