Praticare yoga a casa: i principali gruppi di asana

Sono sempre più numerose le persone che praticano yoga a casa grazie alle varie proposte via web. Tale tendenza è legata non solo agli effetti – in questo caso positivi – della pandemia, che ha spinto tanti a dedicarsi a una disciplina benefica per il corpo e per la mente.

Ormai, online, sono a disposizione svariate possibilità per praticare comodamente tra le quattro mura domestiche. L’offerta è molto ampia. E molti insegnanti yoga – anche i maestri fedeli alla tradizione – propongono diversi corsi e webinar.

Va detto che praticare yoga in una classe, in presenza dell’insegnante, è la scelta migliore, in particolare per un neofita. Si possono porre domande dirette al termine della lezione. Si possono osservare e percepire meglio coi sensi i movimenti del corpo, le modalità di inspiro ed espiro, le posizioni corrette da eseguire e molto altro ancora. Una volta apprese le basi, si possono poi anche costruire da sé sequenze di pratiche adatte alle esigenze del periodo o della giornata. Se si è stanchi mentalmente, si sceglieranno asana che aiutano ad armonizzare il sistema nervoso e a pacificare la mente. Se invece si avverte il bisogno di smuovere energie stagnanti si opterà per quelle posizioni che agiscono in profondità a livello muscolare.

In ogni caso, per praticare in modo corretto a casa è importante conoscere i principali gruppi di posture yoga.

Possiamo sintetizzare le asana con questo elenco indicativo:

  • di base e di forza;
  • di equilibrio;
  • laterali;
  • di estensione o flessione all’indietro;
  • di flessione in avanti;
  • di torsione;
  • asana invertite;
  • posizioni per il rilassamento finale.

Come primo passo, è fondamentale incominciare con quelle pratiche – sia asana, sia tecniche respiratorie – che aiutano a connettersi con il corpo.

Come posizioni preparatorie sono adatte, per esempio:

  • Tadasana
  • Adho Mukha Svanasana
  • Virabhadrasana I – II – III
  • Trikonasana

Per lavorare sull’equilibrio, la posizione più nota è certamente quella dell’albero, Vrikasana. Si può alternare con Garudasana.

Per lavorare sulla flessibilità e sul movimento dolce si possono scegliere le posizioni cosiddette laterali. Quella più “completa” è Utthita Trikonasana.

Fondamentale è poi il lavoro a livello di estensione del corpo. Tra le posizioni più note in tal senso vi sono Bhujangasana e Matsyasana.

Anche le asana che prevedono una flessione in avanti o indietro aiutano a estendere il corpo, come Paschimottanasana e Balasana.

Da non dimenticare le torsioni – come Ardha Matsyendrasana – utili per sciogliere le tensioni muscolari e articolari, e le posizioni invertite, come Halasana, indicate per armonizzare il sistema nervoso.

La classica posizione di rilassamento è Savasana.

Nella pratica da non dimenticare il lavoro sul respiro, in sintonia con l’esecuzione delle posizioni yoga.

Per approfondire la pratica delle diverse asana, alcune segnalate in questo Post, clicca qui.

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