Il maestro B.K.S. Iyengar ha sviluppato un metodo yogico fondato sulla precisione degli asana. L’allineamento deve essere perfetto. Se la postura, però, si dovesse rivelare difficile da assumere in modo corretto, il maestro invitava i suoi allievi a utilizzare alcuni supporti, utili per facilitare e sostenere il corpo nella pratica. Per esempio, Purvottanasana, la posizione dell’Oriente, si rivela spesso complicata e impegnativa. Per questo, nel metodo Iyengar si possono utilizzare attrezzi specifici per eseguirla, quali uno sgabello, una coperta ripiegata e vari mattoncini o blocchi. Lo sgabello e la coperta servono per sostenere il capo, mentre i blocchi servono per sostenere la parte inferiore della colonna vertebrale.

B.K.S. Iyengar, novantenne, affermò di utilizzare felicemente i supporti per mantenere e sostenere la pratica “piuttosto che evitarla con il pretesto dell’età”. Sono numerosi gli asana che si possono praticare con l’ausilio dei supporti. Tra questi vi è Halasana, la posizione dell’aratro, eseguibile utilizzando anche una sedia, una coperta ripiegata e un cuscino a cilindro (bolster). Fra gli attrezzi più usati vi sono i mattoni yoga di sughero o di schiuma espansa. I mattoni sono utili sia nelle posizioni sedute, in quanto agevolano il sollevamento del bacino, sia in quelle in piedi. I mattoncini sono leggeri e antiscivolo.

Nello yoga Iyengar, ma non solo, si utilizza anche un mattoncino rettangolare con uno spessore più basso rispetto ai classici blocchi. Si tratta di una tavola morbida, utilizzabile per compiere per esempio Halasana; è ideale anche per la pratica meditativa se non si ha a disposizione uno zafu. Molto usata nello yoga Iyengar è anche la cintura, stretta e morbida, indicata per esempio per tenere ben strette le gambe al corpo. Grazie agli accessori yoga si possono eseguire posizioni ben allineate, precise, simmetriche, evitando l’insorgere di dolori fisici. E le posizioni possono essere mantenute più a lungo per avere benefici sul piano corporeo e mentale.