Felicità durevole, socialità e benessere sono gli effetti che si ottengono adottando un atteggiamento di gratitudine. Lo ha messo in evidenza uno studio condotto da Sara Algoe, ricercatrice presso l’Università della Carolina del Nord. Secondo la dott.ssa Algoe, ringraziare in modo sincero una persona rafforza le relazioni sociali, quindi la solidarietà e la collaborazione. Dire “grazie” non è dunque solo e una semplice forma di cortesia o una convenzione, anzi, si rivela una formula efficace di psicologia positiva.
Infatti, Chris Peterson, professore di psicologia presso l’università del Michigan, chiede sempre ai suoi studenti di scrivere una lettera di ringraziamento, indirizzandola a una determinata persona che per ciascuno di loro ha un significato particolare. Il prof. Peterson, da quando ha iniziato a seguire questa insolita prassi, ha verificato cambiamenti positivi nei suoi allievi, osservando in loro l’emergere di sentimenti benefici e duraturi. Altri studiosi, tra cui Paul J. Mills, che lavora presso il Center of Excellence for Research and Training in Integrative Health, ha evidenziato che “un cuore più riconoscente è un cuore più sano”. Le ricerche condotte da Paul J. Mills e dal suo staff hanno coinvolto inizialmente 185 persone che soffrivano di alcuni disturbi cardiaci.
Mills ha constatato che coloro i quali sanno adottare un atteggiamento di gratitudine sono meno depressi, dormono meglio e hanno più fiducia in se stessi. Mills ha poi chiesto a un gruppo di persone di tenere un diario per due mesi, in cui scrivere tutto ciò verso cui provavano gratitudine. Il diario, unito naturalmente alle giornaliere cure mediche, si è dimostrato uno strumento integrativo utile per sostenere la salute cardiaca. Quindi, chiedersi spesso “Per cosa sono grata/grato” e scriverlo su un diario può produrre maggiore consapevolezza e un migliore apprezzamento nei confronti delle persone con cui si interagisce e verso le situazioni che si sperimentano quotidianamente.