Il benessere della schiena si riverbera in tutto il resto del corpo. Se è flessibile e se i muscoli della colonna vertebrale sono rilassati ne beneficeranno anche il nostro livello sia energetico, sia mentale. Dal punto di vista del corpo sottile, la colonna vertebrale è considerata la nadi, ovvero il canale, più importante. Viene chiamata sushumna e come affermano numerosi maestri orientali, essa rappresenta il sostegno dell’intero sistema psicofisico. La sushumna regola le varie funzioni delle altre nadi presenti nel nostro corpo.

È proprio attraverso la colonna vertebrale che possiamo instaurare una profonda connessione col divino. Come ha affermato Swami Muktananda: “L’intero viaggio della nostra evoluzione spirituale avviene all’interno di essa”. E come si legge negli antichi testi di yoga, solo quando il canale centrale è purificato è possibile sperimentare la beatitudine della Coscienza. Sono numerose le asana che lavorano proprio sulla colonna vertebrale e sulla schiena. Tra queste vi è Marjariasana, la posizione del gatto, che agisce sui muscoli della schiena, rafforzandoli. Questo asana conferisce quindi una maggiore flessibilità alla colonna vertebrale. Si tratta di una postura benefica anche per le spalle, il collo e per i muscoli addominali.

Consigliata è poi Adho Mukha Svanasana, “il cane che si stira”, posizione che rafforza non solo la muscolatura della schiena, ma anche delle braccia e delle gambe. Navasana, la posizione della barca, agisce sull’erettore della colonna vertebrale, nonché su psoas. Attiva la muscolatura della schiena, oltre che quella dell’addome e del collo. Favorisce energia ed equilibrio ed è benefica per gli organi interni dell’addome. Altrettanto indicata è Setu Bandhasana, la postura del ponte, efficace per rendere flessibile la colonna vertebrale. Bhujangasana, la posizione del cobra, lavora sugli erettori della colonna vertebrale, oltre che sui muscoli delle spalle e delle braccia.