Agni, il fuoco digestivo, mantenerlo sano con l’Ayurveda

Agni, il fuoco digestivo, influenza il processo gastrico attraverso secrezioni come i succhi gastrici e gli enzimi. Quando Agni è sano, l’organismo assorbe dal cibo quelle sostanze preziose per attivare le diverse funzioni corporee, promuovendo un benessere generale. Se Agni è debole anche i dosha ne risultano influenzati. Un disequilibrio dei dosha non permette di eliminare correttamente quelle sostanze (chiamate mala in ayurveda) che il corpo deve espellere. Se si verifica un accumulo di queste sostanze, la loro presenza provoca disturbi e malattie. Si comprende come tutto sia collegato: mantenere Agni forte permette di equilibrare i dosha e di evitare l’accumulo di ama, e quindi favorire l’eliminazione delle sostanze tossiche per l’organismo. In questo modo il corpo si mantiene sano, grazie alla stimolazione delle difese immunitarie. Agni è dunque importante per una buona digestione e un buon metabolismo.

Adottare uno stile di vita equilibrato

Lo stile di vita influisce fortemente sulle funzioni di Agni. L’Ayurveda offre alcuni semplici, ma efficaci consigli che possono essere adottati da tutti, al fine di mantenere sano e forte il fuoco digestivo. Vediamone qualcuno insieme.

  1. È importante alimentarsi con cibo sano, fresco, non industriale; quindi prediligere frutta, verdura, cereali, legumi.
  2. La tradizione ayurvedica suggerisce poi di consumare i pasti possibilmente alla stessa ora, in modo da regolarizzare le funzioni corporee.
  3. In inverno è fondamentale non bere acqua fredda, né ghiacciata, per evitare un forte squilibrio di Agni. Meglio preferire acqua tiepida, tisane, decotti. Evitare gli alcolici.
  4. È altresì fondamentale fare regolarmente movimento: correre, passeggiare, nuotare, ecc. e praticare yoga.

Asana consigliate

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Bevande salutari

Il Chai è il famoso tè indiano, ed è una delle classiche bevande consigliate dall’ayurveda. Il termine Chai in vari paesi asiatici, come il Nepal, il Tibet e il Pakistan, indica di fatto il tè. Lo stesso avviene in India, terra da cui proviene. Il tè, proprio in queste zone dell’Asia, è considerato anche una pianta medicinale. Nella tradizione ayurvedica, il Chai riduce Pitta e Kapha ed è consigliato a fine pasto, poiché stimola l’apparato digestivo. Ciò è dovuto ai suoi preziosi ingredienti. In primis, abbiamo le foglie di tè nero, che svolgono un’azione antiossidante. Per approfondire clicca qui.

Altresì consigliata è una bevanda chiamata “latte d’oro“, a base di curcuma. Per saperne di più clicca qui.

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