Utkata konasa, la forza e il coraggio del principio femminile

Utkata konasa è la “posizione della dèa”, traducibile anche come “postura del grande angolo”. In sanscrito utkata significa “intenso, potente, feroce”  kona vuol dire “angolo”, mentre Durga indica “la madre divina”, la “Dea”. Spesso, quest’asana viene denominata Durgasana, a sottolineare il suo collegamento con le qualità espresse da Durga, la divinità indù che rappresenta una delle tante forme assunte dal principio dinamico femminile.

Durga, l’aspetto guerriero del femminile

Definita “l’inaccessibile” o anche “l’invincibile”, Durga rappresenta una divinità importante nel pantheon induista. E una delle forme che assume la Dèa, ovvero il principio femminile noto come Shakti. Durga esprime l’aspetto guerriero e potente della Shakti. Nella mitologia induista Durga è colei che combatte e sconfigge i demoni, come dimostra la leggenda secondo cui riuscì a sconfiggere il demone-bufalo Mahisha, decapitandolo, e facendo così uscire l’asura che ne abitava il corpo. Questo mito esprime metaforicamente la sconfitta delle illusioni e dei propri demoni interiori e l’accesso alla liberazione dal ciclo di morte e rinascita (samsara). L’aspetto guerriero di Durga viene manifestato dalle sue molteplici braccia e dalle tante armi che impugna donatele dagli altri dèi per sconfiggere i vari demoni. Durga è simbolo dunque di forza e di coraggio, ma anche di risveglio e di liberazione.

Come si esegue Utkata konasa

Si inizia adottando la posizione della montagna, Tadasana. I piedi sono ben appoggiati al tappetino yoga. Si divaricano le gambe, i piedi sono rivolti all’esterno. Si piegano le gambe, in modo da aprire il bacino. L’angolo di apertura delle ginocchia corrisponde a quello dei piedi. Il busto è ben allineato, con la schiena dritta, ma non rigida. Il busto è sostenuto dalla forza delle gambe piegate. Si congiungono le mani davanti al petto, formando l’Anjali Mudra. In alternativa, le braccia si distendono in alto, ai lati del busto, in modo orizzontale e le mani formano il Chin Mudra. Si respira in modo profondo per almeno tre cicli respiratori, percependo la propria forza interiore e l’energia dell’aspetto guerriero del principio femminile.

I benefici di Durgasana

  • Rafforza i muscoli delle gambe, del bacino e delle spalle
  • Favorisce l’apertura delle anche e del petto
  • Stimola l’energia interiore

Può essere eseguita anche durante la gravidanza, con retroversione del bacino, seguendo comunque i consigli del proprio medico e di un preparato insegnante di yoga.

Controindicazioni

È sconsigliata in caso di disturbi o problemi alle gambe, alle ginocchia e alle anche.

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