Risvegliarsi al mattino con la giusta energia

Iniziare la giornata praticando yoga permette di attivare quel flusso di energia che aiuta a sviluppare o a mantenere armonia psicofisica. In estate è ancor più piacevole alzarsi alle prime ore dell’alba e respirare l’aria fresca del mattino.

I benefici della pratica mattutina

Secondo la tradizione yogica, le prime ore del mattino sono cariche di prana e di quell’energia definita “sattvica”. Si tratta di un’energia pura, intrisa di ossigeno. Praticare asana e meditazione durante le prime ore del giorno significa assorbire con maggiore intensità proprio questo tipo di energia benefica. In particolare, l’orario che va dalle 4.00 alle 7.00 del mattino, è una fase ideale per l’introspezione, poiché i “rumori” del mondo sono ancora ovattati, minimi. È ancora una fase di calma. Si può assaporare più facilmente la quiete.

Queste condizioni sono ottimali per favorire una migliore concentrazione. Una delle sequenze yoga più amate, da praticare alle prime luci del giorno, è Surya Namaskar, il Saluto al Sole. Possiamo però “personalizzare” la nostra pratica dedicandoci a una serie di posizioni yoga che ci aiutano a far emergere in modo lento, ma progressivo le energie interne. Proprio per chi ama iniziare la giornata senza fretta, con calma, in maniera rilassata, suggeriamo queste pratiche.

Si incomincia con un Pranayama, come nadi shodana. Si tratta della respirazione a narici alternate, indicata per armonizzare i flussi di energia.

Si esegue adottando una posizione a gambe incrociate. Le mani sono inizialmente appoggiate sulle cosce. Poi si alza la mano destra e si piegano l’indice e il medio verso il palmo; si porta quindi il pollice destro sulla narice destra e per chiuderla si preme leggermente con il pollice. Si inspira in modo profondo dalla narice sinistra contando almeno cinque tempi. In una seconda fase, si chiude la narice sinistra con l’anulare destro e si apre contemporaneamente quella destra. Si espira dalla narice destra contando almeno cinque tempi. Si inspira quindi dalla narice destra, la si chiude e si riapre quella sinistra, espirando attraverso essa. In questo modo si conclude un ciclo respiratorio. È consigliato eseguire un minimo di cinque cicli respiratori.

Serie di Asana

  • Savasana, come pratica rilassante per risvegliare il senso di consapevolezza
  • Apanasana, per sciogliere eventuali tensioni nella parte bassa della schiena
  • Dandasana, per una maggiore stabilità e un miglior radicamento
  • Balasana, per favorire una migliore circolazione sanguigna nella parte alta del corpo
  • Kapotasana versione Yin, permette di rilassare la schiena, in particolare la zona lombo-sacrale
  • Adho Mukha Svanasana, per far fluire l’energia lungo la colonna vertebrale, stimolando corpo e mente
  • Tadasana, per allineare la colonna vertebrale e il corpo, e per rinforzare l’equilibrio.

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