Stress, stanchezza, sonnolenza possono emergere con più frequenza in inverno. Freddo, giornate nuvolose, umidità abbassano i livelli di vitalità.
Se, da un lato, occorre ascoltare i segnali del proprio corpo rallentando i ritmi e adottando uno stile di vita più lento, dall’altro, sappiamo che i vari impegni quotidiani richiedono sempre presenza e efficienza. Come coniugare dunque queste due tendenze? La pratica del Restorative yoga aiuta a regalarsi momenti profondi di rilassamento, permettendo al contempo di ricaricare le energie.
Il Restorative yoga prevede infatti posizioni semplici e confortevoli adatte a persone di tutte le età. Grazie a una serie di supporti come blocchi, cuscini, coperte, ecc. la pratica aiuta la mente e il corpo ad abbandonarsi, a lasciare andare le tensioni.
Ciò viene facilitato anche dal fatto che non bisogna prestare troppa attenzione alla forma o all’allineamento preciso della posizione come avviene negli stili di yoga più attivi.
Nel Restorative yoga – come sottolinea Judith Hanson Lasater – “sono le posizioni che si adattano alle necessità dell’allievo e non viceversa”.
Il fatto poi che le posizioni vengono mantenute a lungo permette alla mente di allontanarsi dai rumori esterni e di entrare in uno stato di riposo. In questa condizione si diviene più presenti a se stessi e si attivano una serie di cambiamenti fisiologici positivi. Per esempio, viene armonizzata la pressione sanguigna e viene equilibrato il sistema nervoso.
Tra le posizioni di Restorative yoga suggeriamo Viparita Karani, adatta a tutti, anche a chi ha iniziato da poco tempo a praticare yoga. Si tratta della posizione delle gambe elevate al muro. I suoi benefici sono numerosi:
- aiuta a ridurre la stanchezza psicofisica;
- tranquillizza la mente;
- alleviare stati ansiosi e malinconici;
- migliora la circolazione sanguigna.
Per approfondire la pratica e i benefici di Viparita Karani clicca qui.
Particolarmente rilassanti sono:
Salamba Balasana, la posizione del bambino con sostegno;
Savasana: in questo caso il rilassamento viene accentuato dall’uso dei sostegni. Si arrotola una coperta come sostegno per le caviglie; si usa poi un cuscino (come il bolster) su cui si appoggia la parte inferiore delle gambe. Si può anche aggiungere un blocco da posizionare sotto le cosce. Altre coperte ripiegate vengono poste sotto le mani e l’avambraccio e un’altra coperta ripiegata si posiziona sotto la nuca.
Per approfondire la pratica del Restorative Yoga leggi:
PREVENIRE E MITIGARE STATI ANSIOSI CON IL RESTORATIVE YOGA
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