L’importanza di riconoscere anche le emozioni sgradevoli

Molte persone hanno la tendenza a evitare le emozioni sgradevoli, a soffocarle, a bypassarle. Emozioni come rabbia, tristezza, confusione, sofferenza e paura talvolta si preferisce reprimerle, evitarle, negarle. Questo atteggiamento di negazione può venire incoraggiato da alcuni messaggi sociali che giungono da più parti. Come evidenziano numerosi studi di carattere non solo psicologico, reprimere emozioni sgradevoli è controproducente, poiché esse si possono rafforzare o possono trasformarsi in dolori fisici. Chi segue un percorso legato alla mindfulness sa che è importante riconoscere e lavorare proprio su quelle emozioni più fastidiose. Per farlo occorre non giudicarle e non creare resistenza verso di esse.

Spesso, il semplice riconoscimento delle emozioni sgradevoli fa perdere parte della loro forza. Infatti, più combattiamo un’emozione più questa cresce. Se invece la si riconosce affermando per esempio “io sto provando rabbia” questa emozione può diminuire o cambiare di livello di intensità. Come ha messo in risalto Jon Kabat-Zinn, fondatore e direttore della clinica per la riduzione dello stress dell’università del Massachusetts: “Il programma MBSR ha dato prova di poter determinare effetti positivi sul modo in cui il cervello elabora emozioni negative in condizioni di stress, spostando l’attivazione dal versante destro a quello sinistro in determinate aree della corteccia prefrontale – determinando così un maggior bilancio emotivo – e inducendo modificazioni positive nel funzionamento del sistema immunitario, che sono correlate ai cambiamenti del cervello”.

Ciò significa che praticando un cammino di consapevolezza, e quindi di presenza mentale, si impara ad ascoltarsi e a conoscersi in profondità. Una pratica molto utile in tal senso è il body-scan. Questo lavoro di attenzione cosciente permette di far emergere ogni aspetto del sé, aspetti gradevoli o meno. Ciò che fa la differenza è la risposta che si dà alle emozioni sgradevoli. Se la risposta è di diniego allora queste non faranno altro che intensificarsi. Se invece la risposta consiste nel riconoscerle e nell’ascoltarle allora il loro peso diminuirà.

 

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