Con l’arrivo del Nuovo Anno, tra i tanti propositi ci potrebbe essere quello di introdurre lo yoga nella propria vita quotidiana. Se si è tentato in precedenza, ma non ci si è riusciti, allora il seguente “vademecum” può fornire spunti su come praticare regolarmente lo yoga. Prima di tutto, è importante decidere qual è l’orario migliore per sé da dedicare alla pratica. Ciò dipende naturalmente dagli impegni lavorativi e familiari. Il tardo pomeriggio, prima di cenare, può essere una buona soluzione per sciogliere le tensioni accumulate durante la giornata. Anche il mattino presto è un buon momento, poiché lo yoga riattiva le energie psicofisiche, predisponendo sia il corpo, sia la mente alle varie incombenze di cui ci si deve occupare nelle ore successive.

Una volta stabilito il momento migliore per sé è bene non cambiarlo di frequente, in modo da creare una sorta di “abitudine positiva”. È altresì importante decidere quanto tempo dedicare alla pratica, l’ideale sarebbe almeno venti o trenta minuti. Man mano che si pratica, questo tempo può aumentare sino a raggiungere l’ora piena. Un altro punto fondamentale da non trascurare è la scelta dello spazio dove praticare. L’ambiente è bene che sia spazioso per effettuare comodamente gli asana. Lo spazio prescelto dovrebbe essere tranquillo, privo di rumori.

Se invece i rumori provengono dall’esterno si può lasciare in sottofondo una musica adatta per lo yoga. Indispensabile un buon tappetino. Gli asana da compiere non devono mai essere complessi. Meglio scegliere quelli che già si sono praticati durante un corso di yoga. Infatti, l’altro punto essenziale è quello di non effettuare le posture da “autodidatta”. Per imparare lo yoga, come tutte le discipline, siano esse sportive e non, ci si deve affidare a un maestro preparato. Praticare lo yoga non significa solo compiere l’asana in maniera perfetta. È importante anche nutrire predisposizioni mentali (come la motivazione e l’attenzione) che aiutino e rafforzino la pratica stessa.