Perché è importante un buon tappetino yoga

Spesso ci si concentra troppo sulla scelta dell’abbigliamento per avere un certo “stile”, trascurando la qualità del tappetino yoga. Invece, proprio questo “accessorio” è fondamentale nella pratica, in quanto rappresenta la base su cui compiere gli asana. Non è dunque un semplice accessorio, bensì un must. In commercio ce ne sono ormai tantissimi, di vari prezzi, misure, colori, materie. Quale scegliere? Ci sono differenti criteri da seguire.

Il tappetino yoga deve essere innanzitutto sicuro, cioè deve permettere l’esecuzione di ogni asana senza incorrere il rischio di scivolare. È importante quindi che il materiale del tappetino sia antiscivolo e che consenta un’ottima aderenza a qualsiasi superficie. Molti tappetini economici sono in vinile/ PVC con antiscivolo. Negli ultimi anni, grazie a una maggiore attenzione per l’ambiente e la salute, vengono realizzati tappetini ecologici, creati partendo da materie naturali (come la iuta, il sughero) o riciclate (come la gomma naturale). La scelta dipende molto dal tipo di yoga che si pratica. Chi si dedica allo hot yoga e power yoga dovrà optare per un tappetino molto resistente, antiscivolo e idrorepellente.

Un aspetto da non trascurare è la dimensione. Un tappetino di fitness non va bene per lo yoga, in quanto troppo corto in lunghezza. Un tappetino deve essere lungo almeno 180 cm. Da non trascurare nemmeno lo spessore: troppo fine è disagevole per alcune posture, troppo spesso non è ideale per le posizioni d’equilibrio. Uno spessore che varia tra i 4 e i 6 mm è l’ideale. Infine, bisogna considerare anche il peso del tappetino. Per chi viaggia o per chi si sposta di frequente a piedi o in bicicletta sceglierà un materiale leggero. Da ultimo ma non per importanza, il tappetino yoga deve essere lavabile.

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