Blocchi emozionali e Svadhisthana chakra

Blocchi emozionali come l’incapacità di lasciarsi andare, di provare piacere o divertimento, o l’insensibilità possono derivare da uno squilibrio del secondo chakra, chiamato in sanscrito Svadhisthana. Questo centro d’energia si trova al di sopra del pube e poco più sotto l’ombelico. Secondo le filosofie orientali, questo chakra è associato all’elemento acqua e influisce sui nostri stati emozionali. A livello fisiologico è collegato alle gonadi, ai genitali, ai reni, ai sistemi circolatori e al basso addome. Quando Svadhisthana è in equilibrio si manifesta la capacità di prendersi cura di se stessi e degli altri, si è flessibili adattandosi a nuove situazioni e sfide, si è sensibili, si esprime intelligenza emotiva e si percepisce pienamente il flusso della vita. Quando vi sono blocchi al secondo Chakra si sperimenta la sensazione di non essere in grado di andare avanti, di evolversi, di intraprendere altri passi esistenziali. Si può percepire anche la sensazione di paura, edificando attorno a sé una sorta di corazza protettiva. Nel caso di blocchi emozionali possiamo lavorare su questo centro energetico attraverso una serie di asana.

Asana per sciogliere i blocchi emozionali

Malasana è la posizione della ghirlanda. Agisce positivamente sul sistema nervoso, grazie all’apertura delle braccia e delle anche, movimenti che stimolano calma e stabilità. Malasana, essendo una postura accovacciata, favorisce il radicamento. A livello fisico lavora sugli organi addominali, sulla zona lombare e sul pavimento pelvico. Si esegue partendo da una posizione eretta, poi si piegano le ginocchia abbassando il bacino verso terra. Si assume così una posizione accovacciata. Le mani sono davanti al cuore, adottando il mudra chiamato Anjali. I gomiti sono all’interno delle cosce, mentre le braccia sono premute contro le ginocchia divaricate. I piedi sono appoggiati ben a terra con tutta la pianta, ma se ciò risulta difficoltoso si può appoggiare solo l’avampiede. La colonna è ben allungata e lo sguardo è rivolto in avanti. Si può tenere questa postura per alcuni cicli di respirazione, a seconda delle esigenze e del livello di yoga raggiunto.

Adatta per riequilibrare lo Svadhisthana Chakra è anche Baddha Konasana, la posizione della farfalla. Un’asana che aiuta ad allungare la zona interna dell’inguine; migliora inoltre le funzioni di reni e prostata. È una postura assisa. Le gambe sono inizialmente incrociate, poi si portano i piedi vicini e si appoggiano tra loro le piante dei piedi, spingendo i talloni il più possibile vicino alla zona inguinale. Le braccia sono distese e le mani sono appoggiate ai piedi. La colonna vertebrale è ben eretta. Gli occhi possono essere lasciati aperti o chiusi a piacere. Per cercare di avvicinare i piedi all’inguine ci si può aiutare con il flusso del respiro. Per potenziare gli effetti benefici dello yoga si può terminare con una meditazione sul colore arancione, visualizzandolo con gli occhi della mente proprio nell’area dello Svadhisthana Chakra.

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