Superare la stanchezza con un programma di yoga

Con l’avvicinarsi della primavera corpo e mente possono avvertire una sensazione di maggiore stanchezza. La fase intermedia tra due stagioni – in questo caso tra l’inverno e la primavera – porta con sé profondi cambiamenti nella natura che si manifestano anche in noi. Siamo sollecitati agli sbalzi di temperatura, a cui si aggiungono spesso giornate ventose. È proprio in questo periodo intermedio che si manifestano disequilibri che possono causare un abbassamento delle energie. Per questo è importante eliminare le tossine accumulate durante l’inverno e recuperare l’armonia psicofisica praticando regolarmente yoga.

Come eliminare le tossine in eccesso

Con la fitoterapia

Oltre a seguire un’alimentazione sana e naturale, privilegiando quindi cereali, legumi, frutta e verdura di stagione, occorre bere almeno due litri di acqua al giorno. I liquidi si possono assumere anche attraverso la preparazione di tisane. Per favorire una depurazione dalle tossine si privilegiano infusi a base di erbe medicinali come il carciofo, il tarassaco, il cardo mariano, la radice di liquirizia, l’ortica e il rosmarino.

Con lo yoga

Specifiche asana aiutano stimolare quegli organi – in particolare il fegato e i reni – che svolgono l’importante funzione di purificazione del corpo e di eliminazione delle tossine dall’organismo. Sono quindi da privilegiare le posizioni yoga che prevedono torsioni.

Marichyasana III

 E’ la “posizione del saggio Marichi”. Vi sono diverse varianti di questa postura. Qui segnaliamo quella più semplice. Per eseguire Marichyasana III si inizia partendo da Dandasana. Inspirando si flette il ginocchio destro, portando il piede vicino al perineo. La gamba sinistra è distesa sul tappetino yoga e il piede sinistro viene posto a martello. Nell’ispiro si ruota il busto verso destra. Si flette il braccio sinistro e si porta la spalla avanti, oltre il ginocchio piegato, con il palmo della mano rivolto in avanti. Si mantiene questa posizione per almeno tre cicli respiratori.

Si può proseguire per raggiungere la posizione definitiva. In questa seconda fase, si distende il braccio sinistro e si spinge il piede destro sul pavimento, in modo da aumentare la torsione. Espirando si avvolge il braccio sinistro intorno alla tibia e alla coscia della gamba piegata, allungando la mano verso i fianchi. Con la mano destra si afferra il polso sinistro. Lo sguardo è rivolto verso la gamba distesa sul tappetino. Si rimane in questa posizione per almeno tre cicli respiratori. Marichyasana aiuta a far scorrere meglio l’energia e il sangue in tutto il corpo; migliora la digestione. Da evitare in caso di ernia discale e artrosi cervicale.

Pasasana

E’ un’altra posizione con cui il corpo compie una torsione: le braccia sono intrecciate alle gambe e al busto. Per eseguire quest’asana ci si accovaccia, con i talloni a terra e le ginocchia unite. Espirando si ruota il busto verso destra. La mano destra è appoggiata all’anca destra. Si porta quindi il braccio sinistro davanti alla coscia destra.

Si piega il braccio sinistro verso l’alto e lo si spinge contro la coscia destra. Si solleva il torace. Si avvicina la parte sinistra del corpo alle gambe. Si ruota verso destra l’addome. Si circondano gli stinchi con le braccia. Si ruota indietro la spalla destra e si flette il gomito dietro la schiena. Si afferra la mano sinistra. Lo sguardo è rivolto al di là della spalla destra. Si mantiene la posizione per almeno 2-3 cicli respiratori.

Per favorire un rilassamento mentale sono consigliate le seguenti asana:

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