Halasana è la “posizione dell’aratro” (Hala in sanscrito significa “aratro”) e rientra fra le cosiddette asana invertite, in quanto il busto e le gambe sono estese oltre il capo. Nella simbologia induista Halasana è considerata anche una postura che esprime la capacità interiore di affrontare gli ostacoli, per trasformarli in occasioni di crescita. Questa metafora è ben espressa da una storia legata ai miti induisti.
Haladara, l’aratro e il fiume Yamuna
Narra il mito induista che Balarama, fratello maggiore di Krishna, fosse conosciuto anche col nome di Haladhara, poiché portava spesso con sé un aratro (Hala). In una bella giornata assolata, egli decise di bagnarsi nel fiume Yamuna. Dato che era abituato a farsi obbedire, Haladhara ordinò alle acque del fiume di scorrere verso di lui, ma il fiume Yamuna lo impedì. Così il fratello di Krishna, anziché arrendersi, con il suo aratro iniziò a tracciare un solco, lungo il fiume. In questo modo le acque dello Yamuna entrarono nel solco e si diressero verso di lui. Questa storia è emblematica, perché ci rivela due aspetti:
- sviluppando consapevolezza e ampliando le nostre vedute è possibile trasformare sempre un ostacolo in qualcosa di importante;
- al primo ostacolo non bisogna arrendersi e perdersi d’animo; se ci si prefigge un obiettivo che non nuoce a nessuno bisogna perseverare.
Come si esegue Halasana
Come postura iniziale si può scegliere tra Savasana oppure Salamba Sarvangasana. Se si incomincia da Savasana si piegano le gambe, in modo da formare un angolo retto con la colonna vertebrale. Espirando si solleva il bacino e con uno slancio le gambe si estendono oltre la testa per poi appoggiare le punte dei piedi a terra. le gambe sono ben distese. Il mento tocca il petto. Le braccia possono sorreggere il busto oppure, se non vi sono disturbi, si possono allungare nella direzione opposta delle gambe. Se invece si incomincia da Salamba Sarvangasana, si abbassano lentamente le gambe, unite e distese. Le punte dei piedi toccano a terra oltre, il capo.
Varianti per una posizione più confortevole
Se si vuole rendere più confortevole il movimento, sopra il tappetino yoga, si può mettere una coperta ripiegata, nella zona in cui andremo ad appoggiare le spalle, il collo e le braccia.
Un’altra variante è quella di premunirsi di uno sgabello non troppo alto, né troppo basso, in modo da appoggiare i piedi e gli stinchi sopra di esso, sul quale si sarà appoggiata una copertina ripiegata. Ciò diminuisce le tensioni e gli sforzi che possono insorgere lungo la colonna vertebrale, al collo e alle spalle.
Halasana è controindicata se si è soggetti alla pressione alta, in presenza di disturbi e problemi alla colonna vertebrale, al collo, e alle spalle. Da evitare in gravidanza e durante il ciclo mestruale.
I benefici di Halasana
- Rende flessibile la colonna vertebrale.
- Favorisce un aumento del flusso di energia.
- Stimola la tiroide, in quanto il mento viene appoggiato al petto.
- Tonifica i muscoli addominali.
- Agisce positivamente sul sistema nervoso, placando la stanchezza mentale.