Negli ultimi anni, proprio mentre sta emergendo con forza la questione ecologica, si assiste al desiderio di tante persone di riconnettersi alla natura. Il nostro organismo ha bisogno di rigenerarsi, allontanandosi dalle zone cementificate, per ritornare a respirare un’aria meno inquinata. Pratiche come lo shinrin-yoku – che in giapponese significa “bagno di foresta” – fanno bene non solo alla nostra salute, ma anche alla salute del pianeta. Infatti, più le persone ricercano momenti di relax nelle zone verdi – che possono essere boschi, giardini, o parchi pubblici – più le amministrazioni locali sono incentivate a migliorare e a estendere proprio quegli spazi naturali, piantando per esempio nuove specie arboree.
Tanti benefici psicofisici
Camminare in un bosco, fare trekking in montagna, passeggiare in un parco o in riva a un lago, ecc. sono attività benefiche sia per il corpo, sia per la mente. Da numerosi studi condotti in Giappone, è emerso come un maggior contatto con la natura permetta di rafforzare le difese immunitarie, diminuire l’ansia, il nervosismo e gli stati depressivi. Tra gli elementi che permettono ai ricercatori di registrare i benefici psicofisici che emergono stando a contatto con la natura vi è il livello di cortisolo. Il cortisolo viene chiamato “ormone dello stress”. Il corpo lo produce quando percepiamo ansia o una minaccia o un’eccessiva pressione mentale. In genere, i livelli di cortisolo si regolarizzano in modo naturale. Se invece le situazioni stressanti si susseguono, il corpo farà fatica a regolarizzarne la quantità. I ricercatori giapponesi hanno constatato che un “bagno di foresta” aiuta a equilibrare proprio i livelli di questo ormone. I livelli di cortisolo si abbassano quando iniziamo a staccarci dai pensieri assillanti, quando ci riconnettiamo alla natura e respiriamo a pieni polmoni. Tra le prime ricerche effettuate in questa direzione rientrano quelle avviate, nell’aprile 2006, nelle foreste di Iiyama, in Giappone.
Pratiche per abbassare i livelli di cortisolo
Il dottor Qing Li, tra i massimi esperti di medicina forestale, suggerisce alcune attività nella natura, benefiche per l’organismo nel suo complesso. Tra queste il dottor Qing Li segnala la pratica dello yoga. Egli suggerisce di scegliere posizioni semplici, che possano rilassare i muscoli e controllare il respiro per rallentarlo. Tra le posture si può optare per Vriksasana, o Utthita trikonasana, o Malasana. Mentre si pratica yoga si può lavorare anche sulla presenza mentale, divenendo consapevoli dei profumi che si avvertono e delle sensazioni che si percepiscono a livello epidermico. Per esempio, si può sentire se l’aria è fresca o calda, se si avvertono particolari fragranze, magari associate a una determinata pianta. Si possono ascoltare i suoni dello spazio naturale in cui si è immersi. Queste pratiche, oltre a produrre un potente effetto rilassante, aiutano a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.