Pino silvestre e peccio nero, per attenuare le allergie

Con il sopraggiungere della primavera iniziano a manifestarsi i primi sintomi delle allergie. Se le manifestazioni allergiche sono leggere si può ricorre alla fitoterapia, impiegando erbe e piante. Tra i vari rimedi erboristici vi sono due piante che svolgono un’azione antinfiammatoria e antinfettiva. Si tratta del pino silvestre e del peccio nero.

Il pino silvestre è tradizionalmente noto per le sue proprietà benefiche per le vie respiratorie. È un albero tipico delle regioni fredde dell’Europa, caratterizzato da aghi corti, di colore verde scuro. In fitoterapia si utilizzano proprio gli aghi, oltre che le sue gemme, ricchi di terpeni. Il pino silvestre è indicato in caso di raffreddore allergico, rinofaringite, sinusite, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antinfettive. Con le gemme (circa 30 g) si prepara un infuso, da bere almeno due volte al giorno (ma non più di tre). Utile è anche l’olio essenziale, da diffondere nelle stanze o da utilizzare per fare suffumigi. L’olio essenziale a uso interno (tre gocce) lo si può aggiungere a un cucchiaino di miele. Da evitare però in caso di ipertensione e di problemi ai reni.

Anche il peccio nero è benefico alle vie respiratorie ed è indicato in caso di sinusite, tosse e raffreddore allergico. Della pianta si utilizzano le gemme e gli aghi, in cui vi è una buona concentrazione di vitamina C. Sono presenti anche terpeni. del peccio nero si utilizza in particolare l’olio essenziale a uso sia interno, sia esterno. È importante verificare questo aspetto, poiché non tutti gli oli essenziali possono essere ingeriti. Per sicurezza è fondamentale rivolgersi e chiedere consiglio a un esperto erborista o naturopata. L’olio essenziale di peccio si può utilizzare nel diffusore, per profumare gli ambienti, oppure lo si può ingerire (una goccia) aggiungendolo a un cucchiaino di miele.

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