La verbena officinalis è ampiamente utilizzata in fitoterapia. In particolare, le sue verdi foglie, molto profumate, sono impiegate per preparare ottime tisane. Grazie alla presenza di glucosidi, tannini e sostanze amare, la verbena svolge un’azione digestiva, oltre che antidolorifica; ha inoltre proprietà stimolanti epatiche e antinevralgiche.
L’olio essenziale di verbena ha un’alta concentrazione di sostanze aromatiche, come il citrale e il geraniolo, che infondono alle foglie quel tipico profumo agrumato. Da qui anche l’appellativo di verbena odorosa.
Non è molto diffuso in quanto costoso rispetto ad altre essenze. Il prezzo deriva da un lato, dalla qualità dell’origine della pianta (cioè se coltivata in modo biologico senza l’uso di pesticidi o altri prodotti chimici), dall’altro dalla bassa resa, perché occorrono parecchi chilogrammi di foglie (circa 15) per ottenere un flacone da 10 ml.
L’olio essenziale viene utilizzato in aromaterapia per trattare – ma anche prevenire – i disturbi del sonno. Grazie al suo profumo fresco e di limone è indicato anche in caso di ansia e malinconia. La verbena ha infatti proprietà sedative e rilassanti.
Come utilizzarlo
In caso di disturbi del sonno, prima di coricarsi, si aggiungono al diffusore di essenze circa 10 gocce di olio essenziale, in modo da espandere il profumo di verbena nella stanza. In alternativa, si versano 5-7 gocce di olio essenziale su un fazzoletto di cotone e, prima di dormire, si inala profondamente l’aroma. In questo modo, si ottiene in modo naturale un effetto sedativo e rilassante.
In caso di ansia, emicrania e per trattare la depressione stagionale si miscelano 4 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio di mandorle dolci. Con questo composto si massaggia leggermente e in modo circolare la fronte e le tempie; dopo di che, ci si sdraia inalando il profumo emanato dalla miscela.