Crisantemo, tra simbolismi e proprietà benefiche

Il crisantemo, nella Medicina Tradizionale Cinese, è utilizzato da secoli per le sue numerose e benefiche proprietà. Non racchiude solo simbolismi, ma può essere utilizzato anche a scopo preventivo sotto forma di infuso.

Il suo nome botanico è Chrysanthemum indicum. Si tratta di una pianta erbacea molto diffusa in Asia e nella zona nord-orientale dell’Europa. È in Cina che già a partire dal 1400 si sperimentarono le prime coltivazioni di questo fiore appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Simbolismi tra Oriente e Occidente

Il crisantemo è molto popolare in Giappone, tanto che simboleggia l’emblema della famiglia imperiale del Sol Levante. Viene infatti rappresentato in modo stilizzato con 16 petali dai cromatismi che rimandano all’oro. Questo fiore, nella tradizione giapponese è simbolo di immortalità, in quanto nasce nella stagione fredda ed è capace di resistere alle avversità.

In Italia, il crisantemo è associato in particolare alla festa del Giorno dei Morti. In questa ricorrenza è comune ricordare i propri cari defunti portando sulle loro tombe questi fiori, caratterizzati da svariate specie tra loro differenti per forme e colori. Tale convenzione è dovuta al fatto che questa pianta fiorisce tra ottobre e novembre, proprio in concomitanza con le celebrazioni dedicate ai defunti. Grazie alle sue varietà – che possono essere perenni o annuali – si rivela indicata per ricordare gli avi. Ma i fiori di crisantemo racchiudono inaspettate proprietà.

Un infuso benefico

infuso crisantemo

In Cina e in Giappone i fiori di crisantemo sono utilizzati nella preparazione di un infuso dall’azione  ansiolitica e rinfrescante. La presenza di sali minerali come magnesio e calcio, nonché di vitamine (C e B) rendono questa bevanda antiossidante e depurativa. Benefiche proprietà derivanti dagli antociani, ovvero pigmenti naturali che contribuiscono a colorare le diverse varietà di crisantemi e che rappresentano potenti antiossidanti.

Inoltre, secondo la medicina tradizionale cinese, i crisantemi sono caratterizzati da un sapore che va dall’amaro al dolce e ciò agirebbe in modo positivo sulle funzioni di fegato e polmoni, attivando un processo disintossicante. La depurazione del fegato produce a sua volta una “purificazione degli occhi”. Secondo infatti la medicina tradizionale cinese la salute del fegato si riflette anche sulla salute degli occhi. Quindi occhi rossi, infiammati e altri disturbi alla vista potrebbero essere collegati a problemi epatici. Secondo la medicina tradizionale cinese, depurando il fegato ed eliminando le tossine si ottengono benefici anche a livello della funzione visiva.

Come preparare l’infuso di crisantemo

Per la scelta dei fiori e delle relative dosi occorre rivolgersi a un esperto erborista, poiché vi sono differenti varietà di crisantemi. Si può per esempio utilizzare la specie Chrysanthemum indicum o Chrysanthemum morifolium. La bevanda si prepara quindi come un classico infuso. Si porta a ebollizione in un pentolino l’acqua. Una volta calda la si lascia riposare per un minuto, per poi versarla sopra 4-5 fiori di crisantemo. Si lascia in infusione per alcuni minuti (dai 7 ai 10 minuti). Si filtra il tutto e si dolcifica con un cucchiaino di miele.

Da evitare durante il periodo della gravidanza e in caso di particolari allergie.

Il tè al crisantemo è benefico per la vista e aiuta a eliminare le tossine.

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