Il kombucha, la bevanda fermentata dissentante ricca di principi nutritivi

Originario dell’Asia, il kombucha è un infuso fermentato particolarmente dissetante, perfetto per l’estate. Racchiude numerose proprietà benefiche ed è per questo che la sua popolarità ha varcato i confini dell’Estremo Oriente, tanto da diventare una bevanda apprezzata da tante persone in varie parti del mondo.

La caratteristica peculiare del kombucha è la sua preparazione. Si ottiene mettendo a coltura il tè nero cui vengono aggiunti lieviti, batteri “buoni” e zucchero. Una simbiosi che produce enzimi e lactobacilli. Dalla fermentazione di questo composto si ottiene quindi una bevanda ricca di probiotici, amminoacidi e vitamine del gruppo B.

Una bevanda che fa bene al nostro “secondo cervello”

I micro-organismi presenti nel kombucha sono benefici per le funzioni digestive. Stimolano il transito intestinale, rinvigorendo al contempo la flora batterica. In questo modo si rafforza l’azione contro gli agenti patogeni. Ciò si spiega col fatto che l’acido acetico ottenuto dalla fermentazione del tè svolge un’azione antibatterica. Si fortificano così le difese immunitarie, dato che la salute intestinale viene migliorata. Viene potenziata anche l’assimilazione degli elementi nutritivi presenti nel cibo. Ecco perché il kombucha viene definito “elisir di lunga vita”.

Oltre alle proprietà benefiche, questa bevanda presenta un altro aspetto positivo non secondario: si può autoprodurre con facilità, senza dover nemmeno acquistare speciali strumenti. Occorre però disporre della cosiddetta madre (sulla falsariga del lievito madre per il pane), ovvero una coltura starter viva. Definita “scoby” – acronimo che sta per “colonia simbiotica di batteri e lieviti” – la madre si presenta come una sostanza gommosa che attiva il processo di fermentazione della bevanda. Grazie a ciò si forma un disco simile a un pancake.

Da dove deriva il nome

La parola kombucha risalirebbe al nome di colui che rese popolare questa bevanda in Asia, oltre mille anni fa. Si trattava di un medico coreano chiamato Kombu, al quale venne affidato il compito di curare l’imperatore giapponese Inkyo affetto da gastrite. Per trattare il disturbo, il medico gli preparò un tè fermentato. Assumendolo, l’imperatore iniziò a stare meglio, sino a guarire completamente. La bevanda, da allora, venne chiamata quindi kombucha, ovvero il (cha in giapponese) di Kombu.

Per approfondire i benefici e l’autoproduzione del kombucha consigliamo:

Kombucha. La riscoperta di un antico rimedio orientale
Sven-Jorg Buslau
Tecniche Nuove


Kombucha Revolution
Stephen Lee
Sonda Edizioni

Il Potere Curativo del Tè Kombucha
I benefici, le indicazioni per prepararlo in casa, le ricette

Gunther W. Frank
Red!

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