Come migliorare la flessibilità del corpo

Chi per lavoro o per studio rimane per molte ore in una postura assisa, davanti al computer o a un libro, rischia di sviluppare rigidità articolare. Ciò può provocare a sua volta dolori alla schiena e tensioni alle spalle. Evitare uno stile di vita troppo sedentario è fondamentale per prevenire strappi muscolari o altri problemi fisici. Infatti, la sedentarietà contrae i muscoli, causando anche in alcuni casi un accumulo di acido lattico dannoso alla motricità delle giunture. Seguire in modo continuativo un percorso di yoga contribuisce a migliorare la flessibilità del corpo. Specifiche posture permettono di sciogliere blocchi articolari e di tonificare i muscoli. Vediamo di seguito alcune asana efficaci per la mobilità delle articolazioni e per l’elasticità dei muscoli.

Marjariasana per la colonna vertebrale

Marjariasana è la posizione del gatto che si stira. Questa asana è ideale per chi ha la schiena troppo rigida, in quanto il movimento flessuoso della colonna vertebrale scioglie i blocchi, anche quelli situati nell’area del collo e delle spalle. Marjariasana permette di tonificare al contempo i muscoli addominali. Può essere effettuata anche durante il periodo mestruale. Da evitare però in caso di problemi articolari ai polsi e in presenza di lesioni alle vertebre cervicali. Si pratica partendo da una postura assisa. Dopo di che ci si mette in ginocchio a terra, con le gambe separate. Le mani sono appoggiate al pavimento, separate e in linea con le spalle. Mentre si inspira si inarca verso il basso la colonna vertebrale sollevando il capo. Espirando si abbassa il capo e si inarca la schiena verso l’alto, formando un arco. Nell’inspiro si incurva nuovamente la colonna vertebrale verso il basso. Si ripete il movimento per alcuni respiri, seguendo il flusso dell’inspiro e dell’espiro.

Adho Mukha Svanasana per ridurre la rigidità delle spalle

La “posizione del cane a testa in giù” aiuta a distendere la colonna vertebrale, rafforza gli arti inferiori e superiori, scioglie le tensioni alla schiena. Si inizia in Tadasana, con i piedi in linea con le anche. Mentre si inspira si sollevano le braccia in alto. Espirando si srotola la colonna vertebrale verso il basso, appoggiando le mani a terra. Si flettono leggermente le ginocchia e con le braccia e le gambe distese si crea una forma a “V” capovolta o un triangolo. Se è difficile tenere le ginocchia distese, si possono piegare. Per aumentare la flessibilità della schiena si spingono i talloni verso il pavimento, sino a toccarlo. La colonna vertebrale è ben distesa e il collo è in linea con la schiena. Per approfondire Adho Mukha Svanasana clicca qui.

Bhujangasana per rafforzare la muscolatura della schiena

Bhujangasana è la “posizione del serpente”. È benefica per la schiena, in quanto rende la colonna vertebrale più flessibile. Tonifica e rafforza anche i muscoli delle gambe. Produce effetti positivi anche sull’apparato digestivo e sull’apparato nervoso. Da evitare in caso di disturbi alla colonna vertebrale e in presenza di dolori all’area addominale e al plesso cardiaco. Per effettuare la postura si parte da una posizione distesa. A pancia in giù, inspirando, si solleva il busto dalla vita distendendo le braccia. Le gambe sono unite. Il pube resta a contatto con il suolo. Se si avvertono fastidi alla schiena si può sostituire Bhujangasana con la postura della sfinge, anch’essa adatta per migliorare la flessibilità della colonna vertebrale. Per approfondire Bhujangasana clicca qui.

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