Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per preservare la forma psicofisica occorre camminare con passo sostenuto per almeno 80 minuti ogni giorno. In realtà, la durata dipende dalla velocità con cui si avanza: più si va spediti meno tempo è necessario per rimanere in forma. Questa indicazione dell’OMS dovrebbe spronare tutti a vivere all’aria aperta per almeno un’ora, allontanandosi da computer, tablet, social, per immergersi nella natura.
Prevenire lo stress
Camminare ogni giorno in uno spazio verde – un parco, un bosco, un prato, ecc. – aiuta a ridurre o addirittura a eliminare emozioni e sensazioni dannose per il benessere, come la rabbia e la tristezza. Questi stati psico-emotivi possono causare depressione. L’attività fisica nella natura rappresenta una sorta di distrazione dai pensieri ossessivi e dalle emozioni disturbanti. Come ha messo in luce una ricerca avviata da un team di ricercatori giapponesi, camminare in un’area dominata da piante e da una bella vegetazione permette alla mente di rilassarsi e di diminuire notevolmente i livelli di quegli ormoni responsabili dello stress cronico. Ansia, rabbia, ostilità si attenuano mentre si cammina nella natura e più si rimane a contatto con un ambiente dominato dagli alberi e dal verde più si intensifica il benessere psicofisico.
Stimolare il sistema immunitario
Quando si cammina nella natura si percepisce una profonda sensazione di pace, di tranquillità e di serenità. Questi effetti positivi hanno una spiegazione biologica. Come messo in evidenza da vari esperti in differenti discipline, come il biologo Clemens G. Arvay e l’immunologo Qing Li, quando una persona cammina in un luogo dominato da alberi il suo sistema immunitario “entra in comunicazione” con l’ambiente circostante. Ciò significa che tutte le molecole, i composti, le vibrazioni e le sostanze rilasciate dal suolo, dalle radici, dai rami, dalle foglie e dai tronchi entrano in contatto con il soggetto. Come ha rilevato il dottor Qing Li, il sistema immunitario viene rafforzato camminando nei boschi, poiché il numero e l’attività delle cosiddette cellule “Natural Killer” aumenta. Si tratta di cellule che aggrediscono ed eliminano le cellule indesiderate, come quelle dei virus e quelle tumorali. Dagli studi condotti dal dottor Li è emerso che più si trascorre diverso tempo in un bosco più viene stimolata l’attività delle cellule “Natural Killer” (per approfondire si veda il volume Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi, Qing Li, Rizzoli).
Ricentrarsi camminando
Camminare non è soltanto un’attività fisica, ma è anche una pratica di consapevolezza e di presenza mentale. Infatti, in Asia, in molti centri buddhisti si pratica la meditazione camminata quale forma contemplativa utile a sviluppare l’attenzione cosciente. Come ha affermato Sharon Salzberg, tra i fondatori dell’Insight Meditation Center di Barre (Massachusetts), una semplice camminata ci permette di imparare a essere consapevoli dei gesti e delle sensazioni fisiche che si vivono nella vita di tutti i giorni. La meditazione camminata aiuta a superare gli automatismi della mente e del corpo, poiché la persona ascolta in profondità le sensazioni psicofisiche che emergono passo dopo passo, divenendo così cosciente del momento presente. I movimenti dei piedi e delle gambe diventano “gli strumenti” tramite i quali si addestra la mente a divenire calma, concentrata e focalizzata sul qui e ora.