Auto-massaggi senza olio: consigli dall’ayurveda

I massaggi, secondo la tradizione ayurvedica, rientrano in uno stile di vita sano. I loro effetti positivi sono numerosi e riguardano non solo l’aspetto puramente corporeo.

Tra i vari benefici che producono i massaggi segnaliamo i seguenti:

  • sciolgono blocchi psicofisici
  • favoriscono una migliore circolazione sanguigna
  • mitigano le tensioni muscolari
  • alleviano la stanchezza
  • migliorano la qualità del sonno
  • armonizzano i dosha
  • incrementano l’energia vitale

In vari Articoli pubblicati sia su questo sito, sia all’interno della nostra rivista cartacea Vivere lo Yoga abbiamo approfondito in particolare dei massaggi ayurvedici con oli vegetali specifici, come quello di sesamo, o di cocco, o anche di mandorle dolci.

Nella tradizione ayurvedica i massaggi con oli di buona qualità sono certamente i più diffusi e consigliati. Basti pensare a trattamenti come quello chiamato Abhyanga, noto anche oltre i confini dell’India.

Tuttavia, quando si parla di auto-massaggi 
non sempre è possibile utilizzare gli oli. 

Infatti, secondo l’ayurveda occorre che Agni (il fuoco interiore)
sia forte e in equilibrio per permettere
alla pelle di assorbire gli oli in modo corretto.

Agni risulta debole quando è in atto un disequilibrio nell’organismo, quindi in caso di stati influenzali e in presenza di un eccesso di tossine (chiamate nel linguaggio ayurvedico “ama”).

In questi casi, non significa evitare di praticare un auto-massaggio, anzi; considerati i suoi vari benefici è bene dedicarvisi soprattutto in caso di disturbi come spossatezza, raffreddore, tosse.

Anziché impiegare gli oli vegetali si può optare per soluzioni “a secco”. 

Queste possono essere di due tipi:

  • La prima, molto semplice, prevede l’utilizzo di un guanto composto da un materiale naturale.
  • La seconda soluzione prevede l’uso di polvere naturale secca. Se non si trova in commercio questo tipo di prodotto è possibile auto-produrla.

Qui di seguito offriamo un’idea. Per prepararla occorre un tipo di farina non industriale: ottime quella di farro o anche di avena o di ceci. Si aggiunge poi del sale marino integrale grosso da macinare al momento (in alternativa, si può optare per sale già in polvere).

La farina unita al sale è la base a cui aggiungere un mix di erbe benefiche, come basilico secco o anche salvia sempre essiccata.

tulsi basilico indiano

La tradizione ayurvedica consiglia poi di aggiungere piante non presenti in Italia, ma comunque ormai reperibili, come il triphala, la boswellia, o anche l’amalaki. Si amalgamano bene i vari ingredienti per formare una polvere omogenea, non troppo fine.

Per effettuare l’auto-massaggio si preleva una piccola dose e si tratta la zona del corpo interessata compiendo movimenti circolari in senso orario.

Rimuovere con una spugna delicata e in materiale naturale i residui di polvere.

A piacere, si può effettuare una doccia con acqua non fredda.

Il corpo deve rimanere al caldo. Il trattamento si conclude con almeno 10 minuti di riposo, in modo che gli effetti benefici dell’auto-massaggio penetrino nel corpo e si espandano in profondità.

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