Asana e meditazione della sera, per rilassarsi dopo una giornata pesante

Dopo aver trascorso una giornata faticosa, con vari impegni e attività, il corpo e la mente hanno bisogno di rilassarsi. Lo yoga praticato alla sera, prima dell’ora di cena, è utile per sciogliere le tensioni psicofisiche. Dopo essere rincasati ed essersi rinfrescati, si vive un momento tutto per sé, per ritrovarsi e stare bene. Praticare yoga dopo un’intensa giornata è come creare una sorta di spazio di decompressione, grazie al quale si lasciano andare pensieri ed emozioni che potrebbero alterare l’armonia domestica. Grazie alle asana distensive e alla meditazione si riscopre l’importanza del qui e ora: quindi tutto ciò che è accaduto al lavoro e durante la giornata lo si accantona per assaporare la gioia di essere a casa, di essere in famiglia, nel proprio spazio dove ricaricarsi. Vediamo di seguito alcune pratiche, adatte anche ai principianti, per distendere corpo e mente.

Tadasana

La posizione della montagna è indicata per ricentrarsi e per ritrovare stabilità ed equilibrio. Talvolta, alla sera, ci si può sentire spossati a causa di vari condizionamenti esterni. Quando le nostre energie sono rivolte all’esterno di noi stessi può capitare di non percepire armonia interiore. Tadasana, essendo una posizione che allinea il corpo, portando gli arti inferiori ben ancorati a terra, aiuta proprio a ritrovare il senso di integrità e la centratura. La posizione della montagna consiste nel rimanere ben eretti. I piedi, uniti, sono ben appoggiati al tappetino yoga e le braccia sono ai lati del corpo. Le gambe sono tese. I palmi delle mani sono leggermente aperti. La colonna vertebrale è dritta ma non rigida. È altresì importante distribuire equamente il peso del corpo su entrambi i piedi. Le ginocchia, le anche e le spalle sono allineate. Si chiudono gli occhi e si respira in maniera spontanea, senza sforzo. Si rimane consapevoli del flusso dell’inspiro ed espiro, portando l’attenzione ai piedi ben radicati a terra.

Supta Virasana

supta VajrasanaLa posizione dell’eroe che dorme è adatta in particolare a quanti svolgono un lavoro che li porta a rimanere in piedi per diverse ore. Quest’asana è infatti riposante per le gambe stanche e pesanti. Per eseguirla si parte da Virasana: ci si siede in Vajarasana, i glutei sono appoggiati al tappetino, e in mezzo ai talloni. Le ginocchia sono unite, la schiena è dritta, ma non rigida. Le mani sono appoggiate sulle ginocchia. Il dorso dei piedi è aderente al tappetino yoga. Ci si piega all’indietro, poggiando a terra i gomiti ed estendendo la colonna vertebrale. Si allunga il busto, spingendo le ginocchia e le cosce al suolo. Il capo risulta appoggiato a terra. Il petto e la spalle sono ben aperti. Le mani toccano i piedi. In alternativa, se non si avvertono tensioni, si portano le braccia oltre il capo, ben distese, con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Oppure, le mani si possono portare al petto e congiungendole si esegue Anjali Mudra. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori, respirando in modo lento e profondo. Si percepisce l’estensione degli organi addominali e delle cosce. Lentamente poi ci si alza ritornando nella posizione iniziale di Virasana.

Balasana

balasanaLa posizione del bambino è indicata per sciogliere le tensioni accumulate a livello della colonna vertebrale. È molto utile anche per i lombari. Essendo una posizione “accovacciata”, permette di entrare nella propria dimensione interiore e di lasciar andare pensieri ed emozioni disturbanti. Si inizia partendo dalla posizione a carponi. Schiena e collo sono paralleli al suolo e anche lo sguardo è rivolto verso terra. I palmi delle mani sono ben appoggiati sul tappetino. Espirando si spinge il bacino indietro e verso il basso, mentre la fronte poggia delicatamente a terra. L’addome è appoggiato sulle cosce. I piedi sono uniti; le braccia sono distese ai lati del busto e i palmi delle mani sono rivolte verso l’alto. Spalle e schiena sono rilassate. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori, portando l’attenzione all’area addominale. Per uscire dalla postura si appoggiano i palmi delle mani a terra, ai lati delle ginocchia, e ci si solleva lentamente.

Meditazione in Savasana

Per rilassare la mente si può praticare una meditazione rimanendo semplicemente in Savasana. Una pratica meditativa molto efficace e al contempo semplice consiste nel focalizzare l’attenzione al respiro, percependo i movimenti dell’addome che si alza e si abbassa. Per entrare in sintonia con il flusso dell’inspiro e dell’espiro si possono portare le mani ai lati dell’ombelico. Si rimane in ascolto del proprio respiro naturale, spontaneo, sino a provare una profonda calma.

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