Gli stati ansiosi sono il più delle volte accompagnati dalla tendenza a pensare eccessivamente o al passato o a ciò che potrebbe avvenire, ipotizzando situazioni non ancora accadute. L’ansia emerge proprio quando si mette il pilota automatico ai pensieri fissi e alle elucubrazioni ripetitive. Continuando così si rischia di entrare in un circuito negativo, in cui idee disturbanti non fanno altro che aumentare gli stati ansiosi. La meditazione di consapevolezza permette di ridurre l’ansia, come hanno messo in luce vari studi. Tra questi rientra la ricerca condotta presso la Michigan Technological University, che ha coinvolto un gruppo di persone soggette ad ansia.

Dopo una sessione di meditazione guidata, focalizzata sul respiro, della durata di un’ora, le persone coinvolte hanno percepito una diminuzione degli stati ansiosi, confermata dallo staff dei ricercatori. La meditazione di consapevolezza aiuta dunque a gestire stati ansiosi. Per praticarla ci sono varie tecniche. La più semplice consiste nell’assumere la postura assisa, a gambe incrociate o nella posizione del loto o semi-loto. È importante mantenere ben eretta la schiena, ma senza rigidità. Gli occhi sono chiusi, ma non serrati con forza. Si inizia a portare l’attenzione cosciente al respiro spontaneo.

È una respirazione naturale, senza sforzo. La consapevolezza è diretta verso l’inspiro e l’espiro. Per facilitare la concentrazione si può portare l’attenzione all’addome che si alza e si abbassa. Se pensieri o emozioni disturbanti emergono si lasciano scorrere, si lasciano andare, ritornando a focalizzarsi sulla respirazione. Questa tecnica meditativa di base occorre praticarla per almeno venti minuti. Se agli inizi può risultare difficile, ci si può dedicare alla pratica almeno dieci minuti al giorno, per poi aumentare progressivamente il tempo dedicato alla meditazione. Portare l’attenzione cosciente al respiro è possibile in ogni circostanza, per esempio, quando si cammina, prima di un incontro importante, ecc. Respirare in maniera consapevole permette di affrontare gli stati ansiosi senza soffocarli e senza che essi ci opprimano.