Ha senso parlare di meditazione nel 2023 in Italia? Probabilmente sì e la ragione è che se ne parla molto,
ma non si pratica abbastanza.
Soprattutto, senza nulla togliere alla nobile disciplina dello yoga, spesso la si abbina a questa pratica come se non avesse la dignità per esistere e vivere di vita autonoma. A questo si aggiunga il fatto che la meditazione ha una reputazione ridicolizzata dalla cultura, talvolta dai media stessi (chi non ha mai abbinato l’idea di meditazione a una attività vana e modaiola alimentata dalle serie americane scagli la prima pietra) per non parlare del fatto che alcuni provano anche ad avvicinarsi a questa tecnica ma scappano spaventati, e così capiamo perché la giornalista Viviana Musumeci, docente in alcune accademie di design e moda, ma anche istruttrice di mindfulness, ha deciso di dedicare un libro a tale pratica.
Il libro in questione è Sognavo la cioccolata e Beautiful ma la meditazione mi ha salvato ed è edito da Do it Human. E lo ha fatto con un approccio diverso: perché se da un lato la ricerca della spiritualità può essere uno degli elementi che spingono a praticare la meditazione, è la consapevolezza scientifica di cosa accade nel nostro cervello e nel nostro organismo, quando meditiamo che rende questa pratica seria, sicura e affidabile. Ed è proprio questo il tema di questo libro che si divide in 3 parti: la prima si focalizza sul funzionamento del cervello e della mente e sull’influenza della cultura sul nostro modo di vedere le nostre vite; la seconda su cosa accade realmente durante la meditazione con le sostanze (neurostrasmettitori e ormoni in primis) che si attivano durante tale pratica.
La terza dedicata ad alcuni guru contemporanei della meditazione con l’aggiunta di alcune pratiche che possono essere studiate, apprese e messe in pratica, con l’opportunità di meditare con tre di esse, guidati dalla voce della giornalista tramite la scansione dei QR code che rimandano al podcast “Pop Meditation” su Podcastory. D’ora in poi sarà davvero difficile trovare degli alibi per non meditare.