Chiamato Nada yoga in sanscrito, lo yoga del suono lavora a livello delle vibrazioni sonore. Per riequilibrare i centri energetici (chakra) questa forma di yoga si rivela profondamente efficace. Il suono si trasforma in una sorta di mediatore tra il corpo fisico e il corpo emozionale. Più ascoltiamo e assorbiamo vibrazioni benefiche, più otteniamo benefici interiori. I mantra rappresentano le vibrazioni sonore più potenti, in grado di riportare armonia sul piano mentale ed energetico.
La vibrazione-suono Om rappresenta il suono primordiale. Il mantra Om contiene in esso tutti i suoni e tutte le forme di energia dell’universo. Queste parole sacre, ripetute in uno stato meditativo, sono capaci di sprigionare vibrazioni taumaturgiche, che a loro volta lavorano sui chakra, favorendone il riequilibrio. Per assorbire i vari effetti positivi dello yoga del suono, in una prima fase i maestri consigliano di cantare i mantra ad alta voce. Questo permette di interiorizzare meglio le vibrazioni; inoltre, viene favorito uno stato più elevato di concentrazione.
I suoni stimolano la mente e modificano le onde cerebrali, portandole a una frequenza che varia da 8 a 14 Hz. Una frequenza che corrisponde alle onde alfa. In questa condizione la mente diventa calma e ricettiva, concentrata. Si entra così in uno stato meditativo. Per ottenere questi benefici bisogna praticare lo yoga del suono per almeno quindici minuti. Questo è il tempo necessario per creare quell’effetto risonanza tra la voce e il corpo. In una fase successiva, il Nada yoga può essere integrato con l’utilizzo e l’accompagnamento di vibrazioni prodotte dalle campane tibetane, dal gong, o da altri strumenti sonori connessi alla tradizione orientale.
Per praticare lo yoga del suono non è necessario essere intonati o aver studiato canto. È però importante seguire le istruzioni di un maestro qualificato in questa disciplina. Il Nada yoga si indirizza a quelle persone che desiderano integrare la pratica degli asana con una forma più morbida, dolce e “spirituale” o a quanti preferiscono ritrovare una maggiore armonia interiore senza particolari sforzi fisici. Ciò non significa che non via sia disciplina, tutt’altro. Anche il Nada yoga presuppone un’attenzione cosciente e la predisposizione a rimanere concentrati seguendo il flusso dei suoni.