L’energia femminile è inseparabile da quella maschile. L’Universo è permeato dalla danza di queste forze differenti, ma complementari. Insieme formano l’armonia del Tutto.
La filosofia taoista le rappresenta per il tramite di un cerchio diviso da una linea curva. Una parte è bianca, l’altra è di color nero; nel bianco c’è un piccolo puntino nero e nella parte nera c’è un piccolo puntino bianco a testimoniare come nell’energia Yang vi sia sempre un elemento Yin e viceversa.
Nell’induismo queste energie sono raffigurate da Shiva e Shakti. Terza divinità della Trimurti (con Brahma e Vishnu), Shiva personifica l’energia maschile. È la divinità della distruzione, che getta le basi per una trasformazione e per una nuova creazione. Il suo simbolo è il Linga, massima espressione del principio maschile. Ma Shiva non esisterebbe senza Shakti, l’energia femminile e generatrice, la Madre Cosmica.
L’equilibrio e la danza tra queste forze dà forma all’Universo. Sono energie che ritroviamo nel microcosmo, all’interno di ogni individuo.
Negli ultimi secoli, l’energia maschile, Yang si è imposta sulla parte Yin, rompendo l’equilibrio a favore di un sistema eccessivamente patricentrico. Non soltanto le donne hanno bisogno di risvegliare e recuperare il principio femminile, ma anche gli uomini, proprio perché ogni essere è pervaso da queste due forze. Sono energie che convivono dentro di noi, con qualità e potenzialità opposte e complementari.
Lo yoga è una disciplina/filosofia che risveglia l’unità tra corpo-mente-anima, tra il macrocosmo e il microcosmo, tra l’energia femminile e quella maschile. La pratica regolare aiuta a ritrovare l’equilibrio e a mantenerlo, permettendo così di sviluppare la nostra armonia emotiva e relazionale.
Tadasana e Yoni Mudra
La posizione della montagna (Tadasana) aiuta a sviluppare stabilità e forza; inoltre, favorisce un buon radicamento. Praticata eseguendo anche Yoni Mudra permette di armonizzare le energie Yin e Yang.
Prima fase
La posizione della montagna consiste nel rimanere ben eretti. I piedi sono appoggiati a terra e le braccia sono ai lati del corpo. I palmi delle mani sono leggermente aperti. La colonna vertebrale è dritta ma non rigida. È altresì importante distribuire equamente il peso del corpo su entrambi i piedi. Le ginocchia, le anche e le spalle sono allineate. Si chiudono gli occhi e si respira in maniera spontanea, senza sforzo. Si rimane consapevoli del flusso dell’inspiro ed espiro, portando l’attenzione ai piedi ben radicati a terra.
Seconda fase
Espirando, si posizionano le mani davanti all’area del corpo corrispondente il Chakra Svadhistana; gli indici, uniti, sono rivolti verso il basso. L’indice e i pollici delle mani formano tra loro uno spazio che richiama la Yoni. Il respiro avviene rimanendo in connessione con il plesso pelvico.
Yoni Mudra si può eseguire anche assumendo una posizione meditativa, assisa, a gambe incrociate.
Yoni mudra è collegato alla femminilità e alla fertilità. “Yoni” in sanscrito significa proprio “utero”, “grembo”, ma talvolta troviamo come suo significato anche “fonte” o “origine”. Eseguirlo favorisce il risveglio del principio femminile.