Tanti bambini e adulti, durante le passeggiate nella natura, amano raccogliere sassi dalle forme particolari. E ormai numerose persone hanno scoperto che i sassi possono trasformarsi in splendidi mandala. Muniti di colori acrilico o a olio, si possono creare suggestivi disegni. L’arte di dipingere mandala sui sassi fa bene non soltanto perché stimola la creatività. Prima di tutto, è un’attività che spinge a riconnettersi con la natura. Per scegliere i sassi su cui dipingere occorre passeggiare, in un bosco, in riva al mare, lungo un fiume o ai bordi di un lago. La mente si stacca dai pensieri ossessivi e dalle preoccupazioni. Si pone l’attenzione al momento presente, alla ricerca di una pietra che possa essere congeniale per il nostro progetto artistico.
Mentre compiamo questa attività possiamo percepire le sensazioni fisiche ed emotive che si provano camminando. Inoltre, si rallentano i ritmi, si osserva l’ambiente circostante senza fretta. Ci si prende un momento di pausa. Una volta scelti i sassi, si può liberare la propria creatività. Si scelgono i colori e i motivi con cui vogliamo formare il mandala. Colorare i mandala sui sassi aumenta la concentrazione e permette di ricentrarsi. Infatti, come aveva già messo in luce lo psicanalista svizzero Carl Jung questa pratica ci aiuta ad ascoltare la dimensione più profonda del nostro sé. Il nostro cervello si allontana da tutto ciò che crea squilibrio o perturbazioni psico-emotive, sperimentando uno stato di calma. Ecco perché l’arte di creare mandala è spesso definita un’attività anti-stress.
Il processo di “centratura” si verifica anche perché il mandala viene generalmente realizzato partendo dal centro, per poi espandersi all’esterno. È un’attività ludica, che si rivela benefica per pacificare la mente dai pensieri disturbanti e per stimolare l’immaginazione. Tuttavia, è importante terminare un mandala prima di iniziarne un altro, altrimenti si crea solo confusione. L’arte del mandala presuppone infatti non solo attenzione cosciente, ma anche disciplina.