Tra poche settimane la stagione invernale cederà il passo all’arrivo della primavera. In questa fase, molto delicata per il nostro organismo, è fondamentale saper canalizzare nel modo giusto le energie che si risvegliano. Grazie allo yoga e ai consigli ayurvedici possiamo prepararci al meglio, anche a livello energetico, ai cambiamenti che la primavera porta con sé. Per approfondire queste tematiche abbiamo rivolto alcune domande a Paola Brignoli e Jores Facchinelli, entrambe insegnanti yoga.
Il vostro prossimo retrait è dedicato a un periodo di transizione, sospeso tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Quali disturbi o disagi potrebbero emergere e come lo yoga e l’Ayurveda ci possono sostenere?
«Per l’ayurveda i momenti di transizione tra le stagioni sono periodi molto delicati dal punto di vista dell’equilibrio psicofisico. In particolare, in primavera al nostro corpo è richiesto un grande sforzo di adattamento alle condizioni di luce, aria e temperatura che mutano radicalmente. Tutti i processi vitali vengono stimolati ed accelerati, rispecchiando ciò che avviene anche nella natura, che si risveglia dal suo letargo.
L’inverno con le sue qualità (guṇa) di freddo, pesantezza, poca mobilità, ha in qualche modo favorito l’accumularsi di tossine fisiche e mentali, ed ora la spinta che vento, luce e temperatura danno al nostro complesso corpo-mente, le mobilizza e tende a spingerle verso l’esterno. Questo è quindi il momento in cui raffreddori, allergie, stanchezza prendono il sopravvento, ma attraverso la logica dell’Āyurveda possiamo avere un quadro ben preciso della nostra personale situazione ed agire preventivamente.
La primavera diventa quindi il momento perfetto per ripulire il corpo in profondità con un percorso detox che preveda trattamenti specifici (da fare dietro prescrizione di un medico ayurvedico), ma anche adattando la propria alimentazione, che deve supportare la digestione e prediligere alimenti più leggeri e disintossicanti. È un ottimo momento anche per intensificare la pratica yoga, scegliendo posizioni che aiutano a ripulire gli organi interni; indicati sono anche specifici kriya. Molto importante è poi prendersi un po’ di tempo al mattino per la pratica della pulizia della lingua o i lavaggi nasali».
Parlerete anche di miti e simboli. Potete anticiparci qualcosa?
«Ci piace sempre attingere a miti e simboli della tradizione yogica o della medicina tradizionale cinese, a cui si ispira la filosofia dello Yin Yoga. Integrare questi elementi, ci permette di raggiungere un livello di consapevolezza più profondo.
Se, da un lato, lavorare con il corpo attraverso gli asana è fondamentale, dall’altro, i simboli e i racconti mitici ci connettono a una dimensione completamente diversa. I miti hanno da sempre cercato di dare risposte alle grandi domande di senso che l’uomo si è posto. Domande che gli yogi contemporanei continuano a farsi ogni volta che srotolano il tappetino. I miti ci aiutano a entrare in una dimensione alternativa rispetto alla razionalità in cui siamo immersi e a riscoprire il potere dell’immaginazione e della fantasia.
Sono racconti che nascono dal piacere della narrazione e accompagnano l’umanità fin dalla notte dei tempi. Scoprire i miti di altre tradizioni molto lontane dalla nostra ci mostra gli archetipi e le figure ricorrenti, in ogni tempo e luogo geografico. Questo ci ricorda come nel profondo siamo tutti accomunati dal medesimo desiderio di conoscere e di avvicinarci a una dimensione “spirituale”, di cui intuiamo l’esistenza oltre la quotidianità delle cose materiali.
Un elemento che troviamo molto affascinante è quello di portare nella pratica figure come l’animale guida, molto presente nella Medicina tradizionale cinese. L’animale guida della stagione primavera è il Dragone Verde che esprime l’armonia tra il sotterraneo, il lato nascosto o oscuro, e la dimensione aerea, il manifesto. Viene anche chiamato “Chiarezza celata”, proprio per la qualità che incarna, poiché ci permette non solo di vedere dove stiamo andando, ma anche di visualizzare con lucidità la nostra direzione. Il Dragone Verde rappresenta il risveglio dell’energia Yang che segue l’inverno, la possibilità di rinascita e di ripartire dopo la pausa e l’assopimento della stagione precedente».
Avete un consiglio da condividere con i nostri lettori per poter vivere al meglio la fase di risveglio energetico che porta con sé la primavera?
«Prendendo sempre ispirazione dalla medicina tradizionale cinese, la primavera è associata all’elemento Legno, collegato in particolare al movimento. È un’energia di tipo dinamico, attiva e irrefrenabile. In questo periodo è estremamente importante muovere il corpo per evitare che questa energia diventi stagnante. Allo stesso tempo, è fondamentale rimanere ben ancorati al terreno, lavorando su pratiche radicanti.
A tal proposito, l’immagine dell’albero è illuminante. Guardandolo dal basso, si rimane colpiti dalla sua forza di scagliarsi verso il cielo, ma senza le radici, l’albero non avrebbe le risorse e l’energia di esprimersi in tutta la sua vitalità. Le radici rappresentano così l’impegno e la dedizione a lavorare per raggiungere i nostri obiettivi. Inoltre, ci ricordano che per esprimerci al meglio nella nostra vita è importante creare spazio e tempo per coltivare le nostre fondamenta.
Poiché in questo periodo è molta l’energia in circolo, è importante saper decidere dove direzionarla ed essere in grado di discernere quali progetti coltivare e quali lasciare andare. Il nostro consiglio è quello di evitare di aprire mille “tab” nella nostra mente e nella nostra vita per non disperdere energia, concentrandosi su quello che conta davvero».
Paola e Jores terranno il retrait “Fioriamo insieme” dal 18 al 20 marzo dedicato proprio alla scoperta dell’energia della primavera. Per approfondire clicca qui.
Paola Elena Brignoli
“Con un passato da economista in Italia e un presente come insegnante yoga ad Amsterdam, Paola guida gli allievi in pratiche in cui riscoprire la propria strada utilizzando lo yoga come bussola interiore. Paola combina la creatività delle sequenze con l’attenzione all’allineamento, mescolando elementi di vinyasa e yin, donando energia ed equilibrio interiore.”