Ogni stile di yoga smuove l’energia. Anche lo Yin yoga agisce in profondità, a livello sottile, donando al contempo calma ed equilibrio. Le posture dello stile Yin infondono tranquillità e benessere. Grazie alla pratica basata su allungamenti intensi, le asana Yin favoriscono un lavoro muscolare e articolare molto profondo: legamenti, tendini e fasce muscolari ne beneficiano. Vediamo di seguito due posture Yin indicate per far fluire l’energia psicofisica.
Matsyasana, la posizione del pesce
Partendo da una prospettiva Yin, Matsyasana si può eseguire con l’ausilio di supporti per la pratica. In questo caso si possono impiegare due mattonicini yoga di sughero o di schiuma espansa: il primo è utile per sostenere la parte alta della schiena, l’altro sostiene il capo. In alternativa, si può utilizzare una coperta ripiegata più volte per sostenere la testa, il collo, le spalle e le clavicole. Per eseguirla si adotta una postura assisa. Ci si siede sul tappetino yoga e si piegano le ginocchia. Le piante dei piedi a terra. Lentamente ci si sdraia a terra. Se si usano i mattoncini yoga o la coperta ripiegata si appoggia su di essi/essa la parte alta del corpo. Zona dorsale, collo e testa con le mani dietro di voi e le dita rivolte in avanti. Le braccia sono distese lungo i fianchi, le mani sono appoggiate a terra e i palmi sono rivolti verso l’alto. Da questa postura si allungano le gambe, mentre il bacino e la zona lombare rimangono appoggiati sul tappetino yoga. si rimane in questa posizione per almeno 3-5 cicli respiratori. Matsyasana favorisce l’apertura del torace; equilibra l’energia e stimola l’Anahata chakra.
La farfalla distesa
A differenza della posizione “classica” della farfalla (chiamata in sanscrito Baddha Konasana), che si esegue seduti, questa versione Yin viene praticata supini. Ci si sdraia sul tappetino yoga. Le gambe sono allungate e le braccia sono lungo i fianchi. Gli occhi sono chiusi. Lentamente si piegano le ginocchia, in modo da unire tra loro le piante dei piedi. Si avvicinano delicatamente i talloni verso il coccige, mentre le gambe sono morbide e si abbassano verso il pavimento. Si rimane in questa postura per alcuni cicli respiratori. Per addolcire la postura si può utilizzare un bolster, in modo che la zona lombare, la schiena e il capo siano comodamente appoggiati. Questa posizione aiuta a sciogliere le tensioni e ad armonizzare l’energia.