Movimenti bruschi, posizioni statiche, tensioni, attività sedentarie al computer sono alcuni fattori che possono provocare dolori o contrazioni alle spalle. Questi fastidi si manifestano a vari gradi di intensità, a seconda delle caratteristiche psicofisiche del soggetto. Alcune persone si sentono tese proprio nella regione cervicale. La tensione, unita a contratture, si propaga dalla nuca alle scapole. Praticando yoga in modo regolare si possono prevenire blocchi o attenuare e decontrarre quelle forme più lievi se già sono emerse.
In caso di forti dolori è sempre opportuno consultare un medico. Se invece si tratta di disturbi leggeri, dovuti per esempio a un’eccessiva sedentarietà e a una mancanza di movimento, allora alcune specifiche asana contribuiscono a rilassare le spalle. Una di queste è Jathara Parivartanasana, la posizione che ruota l’addome. Si tratta di una torsione supina, in cui la colonna vertebrale ruota come una spirale. Si inizia assumendo la posizione in Savasana. Dopo alcuni respiri profondi si allargano le braccia a croce allineandole con le spalle. I palmi vanno rivolti in alto. Le gambe sono piegate e i piedi appoggiati a terra. Si solleva leggermente il bacino e lo si muove verso sinistra.
Espirando si abbassano entrambe le ginocchia verso il lato destro del corpo, mantenendo spalle e braccia sul pavimento e girando il capo a sinistra. La respirazione è normale, senza sforzo. Inspirando si ritorna alla posizione neutra, sdraiati con entrambe le ginocchia alzate e i piedi poggiati a terra. Lo stesso movimento si deve ripetere dall’altro lato del corpo. Anche la posizione del ponte (Setu Bandhasana) è molto efficace, poiché agisce sulla colonna vertebrale rendendola flessibile. Indicata inoltre Gomukasana, in quanto rende maggiormente elastica l’articolazione delle spalle. Benefica per le spalle e per l’intera colonna vertebrale è poi Marjariasana, chiamata anche Chakravakasana o posizione del gatto, che allevia le tensioni in corrispondenza di collo e schiena.