Con l’arrivo del mese di giugno si hanno maggiori possibilità di praticare yoga nella natura. Oltre alle classiche occasioni di seguire seminari e corsi nei parchi, al mare o in montagna, in varie zone c’è l’opportunità di effettuare dei veri e propri percorsi yoga in luoghi dominati da paesaggi meravigliosi. In particolare, ci si riferisce specificamente ai “sentieri dello yoga”, itinerari concepiti per stimolare la pratica yogica. Con la creazione di questi sentieri si intende invitare le persone a ri-tornare a stretto contatto con la natura, vivendola con un atteggiamento di consapevolezza e di rispetto.
Progetti in Ticino
I sentieri dello yoga rappresentano ancora un’idea fondamentalmente nuova. Ne troviamo uno oltre i confini italiani, andando in Ticino e precisamente a Faido, in Val Leventina, a 843 metri di altitudine. Qui è stato creato un percorso costituito da nove tappe, ciascuna dedicata a una specifica pratica yogica. Il percorso si snoda attraverso due itinerari: uno più semplice, accessibile a tutti, che si sviluppa in maniera lineare, mentre il secondo rappresenta un cammino circolare. Entrambi prevedono soste in alcuni luoghi ritenuti “siti intrisi di energia”, come la cascata Piumogna e il Santuario Madonna delle Rive. La zona è suggestiva dal punto di vista naturalistico, grazie anche alle montagne che incorniciano la piccola cittadina di Faido.
Il sentiero dello yoga come un Vinyasa
Grazie alle nove tappe, il percorso permette di praticare specifiche posizioni yoga, ciascuna spiegata tramite pannelli descrittivi ubicati proprio nel punto in cui viene suggerito di eseguire l’asana segnalata. Gli ideatori definiscono questo sentiero come una pratica Vinyasa, in cui vi è una sincronizzazione del movimento con la respirazione e il movimento è preciso, eseguito in un luogo adatto alla pratica. Tra le posture presenti lungo il percorso vi sono:
Virabhadrasana II, il guerriero. Una posizione che sviluppa forza, stabilità, volontà, concentrazione. Invita a radicarsi alla terra e dirige le energie nella giusta direzione. Per approfondirla clicca qui.
Trikonasana, il triangolo. Un’asana che lavora sulla “forma”, poiché le braccia, le gambe e il busto formano un triangolo, simbolo di spiritualità e di unità tra la terra e il cielo. È una postura che infonde stabilità, che permette un buon allungamento del corpo e che al contempo aiuta a connettersi con gli Elementi. Per approfondirla clicca qui.
Vrksasana, l’albero. È una posizione che attiva l’equilibrio e che favorisce un profondo radicamento con la terra. Allo stesso tempo, permette di allungarsi verso l’alto, verso il cielo, metafora di uno slancio sia evolutivo, sia spirituale. Per approfondirla clicca qui.