Perché praticare yoga fa bene

È ormai comprovato da vari studi che praticare yoga fa bene. In particolare, tutti gli stili producono un grande beneficio: aiutano a prevenire o a gestire lo stress. Asana, pranayama e mantra inducono infatti reazioni di rilassamento molto profonde sul piano psico-fisico. Gli esercizi di respirazione permettono di calmare la mente e allentare i pensieri e le emozioni disturbanti. Come ha dimostrato una ricerca avviata presso la City University di New York (l’Università pubblica della Grande Mela), lo yoga riduce stati ansiosi, emozioni di rabbia, tensioni e stanchezza.

La pratica costante migliora la memoria e l’attenzione, inoltre abbassa la pressione arteriosa. Ma è importante che la pratica sia regolare, costante, con una durata di almeno mezz’ora al giorno. Gli Asana devono essere sempre accompagnati dalla respirazione profonda, che porta energia al corpo. Gli esercizi di pranayama non solo riforniscono di ossigeno i muscoli e gli organi, ma riescono a calmare e rilassare la mente. L’integrazione fra posture e tecniche mirate di respirazione migliorano inoltre i livelli di consapevolezza psicofisici. Riportano la mente al momento presente.

Sono numerosi gli studi che dimostrano questi benefici, come quelli portati avanti dal National Center for Complementary and Alternative Medicine, l’agenzia federale statunitense che conduce ricerche scientifiche nel campo della medicina e della salute. La forza dello yoga sta nel suo lavoro olistico, che influisce positivamente sul corpo, sulla mente e sulle energie interiori. Come affermò il grande maestro B. K. S. Iyengar: “Lo yogi conquista il corpo con la pratica degli asana e ne fa un veicolo idoneo al proprio spirito. Un’anima senza corpo è come un uccello privato della sua capacità di volare”.

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