Niksen, dall’Olanda l’arte del “lasciar andare”

Niksen è una parola olandese che letteralmente significa “non far niente”. Si tratta di uno stile di vita nuovo, seppur ispirato a una filosofia esistenziale di lungo corso, tipica dei Paesi Bassi. Il concetto di “niksen” è stato recuperato come reazione alla frenesia e alla sempre più diffusa tendenza a rimanere connessi al web, tramite le nuove tecnologie (tablet, smartphone, social, ecc.). Niksen è un’arte di vivere fondata sul lasciar andare pensieri, problemi, incombenze, per assaporare semplicemente il momento presente.

Rallentare i ritmi

Questa nuova tendenza invita a creare, nel corso della giornata, alcune piccole pause, che siano concretamente rigeneranti, al fine di isolarsi per qualche minuto dal turbinio degli impegni professionali e personali. Cosa significa questo? Vuol dire semplicemente che occorre assaporare pienamente un momento di riposo, senza dover per forza fare qualcosa. Una pausa, considerata secondo il concetto di “niksen” è tale solo se non si agisce: in pratica, è un istante di assoluta inazione. Per molte persone, immaginare di interrompere tutto e non fare assolutamente niente, è un vero dramma. Ci si sente pigri, inutili; si pensa che si sta perdendo tempo prezioso. Sono proprio questi pensieri che fanno emergere come la mente sia sovraccaricata da idee, progetti, analisi. Il cervello vive una condizione di continua “connessione” e rimane in costante attività. Senza vere e proprie pause, si appesantisce la mente, rischiando di cadere in uno stato di burn-out, ovvero di esaurimento. Quando lo stress diventa cronico, si fa fatica a rilassarsi, non si riesce più a essere produttivi e si rischia di perdere il controllo di sé.

Niksen per attenuare stati ansiosi

Quando si impara a ritagliarsi delle vere e proprie pause nel corso di una giornata, già a breve-medio termine si possono sperimentare i primi effetti benefici. Infatti, il cervello, grazie a questi intervalli (bastano anche soltanto 5 minuti, ripetuti ogni ora o ogni due ore circa), si ricarica, in quanto non è più occupato a inviare determinati stimoli. Secondo uno studio avviato dal Greater Good Science Center, presso l’Università della California, praticare regolarmente l’arte del “niksen” aiuta ad attenuare quelle emozioni spossanti, come l’ansia. Diminuire il sovraccarico mentale grazie alle “micro-pause” permette di mantenere un buon flusso di energia e di concentrazione.

Come si pratica l’arte del niksen

Per lasciar andare i pensieri non bisogna fare altro che assaporare il momento presente. Non occorre concentrarsi su qualcosa, ma lasciar vagare la mente senza costringerla in determinati steccati. L’elemento fondamentale del niksen è disconnettersi dai vari dispositivi (computer, smartphone, ecc.) e godersi pienamente la pausa. In questo intervallo si può semplicemente guardare dalla finestra e ammirare il paesaggio o le nuvole; oppure si può ascoltare la musica che più ci piace, senza però far nulla; o, ancora, si può fare una passeggiata nella natura. La mente può vagare liberamente e nel “non fare niente” si ricarica.

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Prendere le giuste pause per ricaricarsi di energia

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