L’Ayurveda attribuisce un ruolo fondamentale alle erbe e agli oli vegetali per la cura del corpo. I vari tipi di massaggi, ma anche altri trattamenti come i bagni vapore, sono pratiche che contribuiscono a ristabilire, oltre che a mantenere, l’equilibrio psicofisico ed energetico. La scelta degli oli e delle erbe da utilizzare è collegata sia alla costituzione del soggetto (Prakriti), – quindi al tipo di dosha prevalente -, sia alle caratteristiche della pelle.
Se dominante il dosha Vata
Quando predomina Vata la pelle tende alla secchezza. Per questo è necessario utilizzare oli nutrienti e tonificanti, come l’olio di sesamo, o di avocado o di germe di grano. Gli esperti in medicina ayurvedica possono poi consigliare bagni di vapore a base di miscele di erbe. Nel caso di Vata, sono indicate per esempio l’ashwagandha, la cannella, il tulsi e lo shatavari.
Se dominante Kapha
Nel caso di Kapha, la pelle ha bisogno di miscele molto ricche di antiossidanti e di vitamine. Sono quindi indicati oli come quello di oliva, di jojoba o di rosa mosqueta. Come erbe per i bagni di vapore si possono utilizzare il fieno greco, il tulsi, l’eucalipto.
Se dominante Pitta
Questo dosha tende ad aumentare il fuoco interiore e quindi a provocare un eccesso di calore. La pelle può quindi presentarsi o troppo grassa o disidratata. È necessario impiegare oli che abbiano proprietà rinfrescanti, lenitive e idratanti. Come erbe, per i tipi Pitta sono consigliate, fra le altre, la menta, la melissa, la camomilla e il geranio.
I benefici dei bagni di vapore
Uno dei trattamenti ayurvedici benefici per il corpo e per la pelle si basa sui bagni di vapore, che devono essere rigorosamente eseguiti in una clinica specializzata. Il bagno di vapore è utile per eliminare le tossine dall’organismo. Ma non solo. I medici ayurvedici utilizzano miscele di erbe (come quelle precedentemente citate), in modo che il corpo possa assorbirne le proprietà. I bagni di vapore aiutano inoltre a sciogliere le tensioni muscolari.