Migliorare la capacità intuitiva grazie allo yoga

Razionalità e pragmatismo aiutano spesso a trovare soluzioni a difficoltà e domande che la vita ci pone sul cammino. In alcuni casi, però, la capacità intuitiva ci può essere d’aiuto per capire determinate situazioni ed eventi che richiedono di andare oltre ciò che è evidente e visibile. Alcune buone decisioni possono essere prese proprio ascoltando la voce del nostro intuito. Questa capacità può essere sviluppata con lo yoga. Infatti, la pratica regolare agisce sul sistema sottile, muovendo quelle energie che stimolano i Chakra e in particolare il sesto Chakra, chiamato in sanscrito Ajna.

Purificare e armonizzare l’Ajna Chakra

Definito anche “terzo occhio”, l’Ajna Chakra è quel centro energetico che ci connette con il nostro intuito e con un livello di saggezza che superare la dimensione mentale. Localizzato nell’area tra le sopracciglia, questo chakra ci permette di espandere la nostra visione della vita e di sviluppare quindi una maggiore consapevolezza, anche spirituale.

Se ci si sente confusi, se spesso ci si trova in una condizione di incertezza, di passività o anche di apatia e di pessimismo allora occorre lavorare anche sulla purificazione e sul riequilibrio di questo centro energetico. Armonizzando l’Ajna Chakra si attiva non solo la capacità intuitiva, ma anche i livelli di attenzione, di memoria e di chiarezza migliorano.

Vediamo quindi di seguito alcune pratiche utili per attivare il nostro intuito.

Parsvottanasana

Parsvottanasana

Questa posizione yoga, oltre a migliorare la flessibilità del corpo e a stimolare i muscoli degli arti inferiori, lavora sull’equilibrio e sulla resistenza. Favorisce un maggiore flusso d’energia verso l’Ajna Chakra, migliorando quindi la capacità intuitiva e introspettiva. Per approfondire l’esecuzione clicca qui.

Adho Mukha Svanasana

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Questa posizione yoga, che richiama il movimento del cane quando si stira e si allunga, permette di far fluire più liberamente le energie. Inoltre, favorisce un maggior afflusso del sangue alla testa e ciò stimola l’Ajna Chakra. Per approfondire l’esecuzione e i suoi benefici clicca qui.

Altre pratiche yogiche utili per armonizzare i centri di energia sottile, incluso l’Ajna Chakra, sono Surya Namaskar – la sequenza del saluto al Sole – e la respirazione Brahmari, che può essere associata alla meditazione. Per eseguirla si assume una posizione assisa. Si porta l’attenzione alla respirazione naturale per alcuni minuti. Quando i polmoni sono pieni, si trattiene il respiro per qualche secondo. Si alzano le braccia all’altezza delle spalle, si chiudono le orecchie con l’indice di ogni mano, e si espelle l’aria lentamente, emettendo un suono simile al ronzio di un calabrone. Si ritorna poi alla posizione iniziale di meditazione.

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