La digestione è alla base della salute

Di Marialaura Bonfanti

La salute, secondo l’antica medicina indiana, è un fattore dinamico e assai mutevole. In sintesi potrebbe essere definita come l’arte di mantenere l’equilibrio in un Universo in continuo cambiamento. Tutto ciò che accade a noi o intorno a noi ha un effetto sul bilancio della nostra costituzione di nascita (prakriti) e, di conseguenza, sulla nostra salute. Ma da cosa dipende questo equilibrio? Anzitutto dall’equilibrio dei Dosha (Vata, Pitta e Kapha), dal rispetto della propria Prakriti e da una digestione corretta.

Agni, il Fuoco del Benessere

Per “stare bene” occorre partire da una buona capacità digestiva. L’Ayurveda, infatti, pone il concetto di fuoco, Agni, tra i fattori più critici nella determinazione della salute generale. Il nostro benessere dipende dalla capacità di digerire tutto quello che assimiliamo dall’ambiente. Questo include non solo le sostanze tangibili, come il cibo e le bevande, ma anche le nostre esperienze, emozioni e impressioni che ci pervengono dai cinque sensi. Quando la nostra capacità digestiva, o Agni*, è forte, creiamo tessuti sani, eliminiamo i prodotti di scarto in modo efficiente, e produciamo una sostanza sottile, chiamato Ojas*.

D’altra parte, se il nostro Agni è indebolito a causa di alimentazione scorretta, mancanza di attività fisica, emozioni negative o una routine quotidiana disturbata, la nostra digestione sarà difficile e si produrranno tossine che verranno conservate nel corpo, ostruendolo.

Secondo l’Ayurveda, questo residuo tossico, noto come Ama, è la causa principale delle malattie. Sia che si manifestino come problemi di peso o disagi gastrointestinali, come gonfiore, gas o crampi, spesso il problema alla radice è un Agni debole e quindi una cattiva digestione e conseguente formazione anomala di Ama. Purtroppo, in Occidente, non siamo abituati a chiederci “Quanto è forte il mio fuoco digestivo?” Il concetto ayurvedico di Agni ci permette di ampliare la comprensione e di rispondere a domande più importanti: “Perché il mio corpo comincia a digerire in modo improprio, o non tollera, questo o quel cibo?” Ama è abbastanza facile da eliminare dal tratto digestivo ma, una volta diffusa nei tessuti più profondi, il processo diventa molto più difficile e intasa inevitabilmente i canali del corpo, disturbando i tessuti. Segni e sintomi della sua presenza includono intasamento dei canali (congestione sinusale, congestione linfatica, costipazione, ecc.), affaticamento, pesantezza, flusso anomalo di Vata (bruciore di stomaco o coliti), indigestione, stagnazione, bocca amara, debolezza sessuale, confusione mentale. Ama può causare disturbi anche più specifici come, ad esempio, tutti i tipi di congestione, perdita di forza, occhi spenti, macchie della pelle, febbri, eccesso di peso, problemi di circolazione, edema e gonfiore, rigidità o movimento inibito, dolore alle radici dei capelli, o dolori nel tratto digestivo, perdita di appetito, indigestione, malassorbimento, carenze vitaminiche e minerali , gonfiore, gas, costipazione, diarrea.

Ama è spesso responsabile di cattivo odore, inoltre, porta ad una netta mancanza di energia ed entusiasmo, bassa autostima, ansia, preoccupazione, depressione, paura dell’ignoto, mente annebbiata.

Perché Ama si accumula?

Le cause di accumulo di Ama si possono trovare in una alimentazione scorretta.

Eccessi, combinazioni alimentari improprie, cibo pesante o fritto, quantità eccessiva di cibi freddi, industriali o zuccherati. Un eccesso di sapori dolce, acido, salato o uno stile di vita dannoso (ad esempio elevato stress, sonno eccessivo o inadeguato, mancanza di routine stabile, eccessivo esercizio fisico o inadeguato, ecc.), dormire o mangiare prima che il cibo venga digerito, dormire durante il giorno (per alcune costituzioni), mancanza di esercizio, emozioni represse o irrisolte.Per eliminare Ama si parte quindi da un processo di disintossicazione del corpo e della mente per rafforzare la capacità digestiva e migliorare il nutrimento dei tessuti.

Le strategie per espellere Ama

Il famoso panchakarma ayurvedico altro non è che un metodo di disintossicazione molto efficace che porta a espellere le tossine e ripulire corpo e mente.

Oltre a questa tecnica, per tenere Ama sotto controllo, si deve sempre sostenere Agni, il fuoco digestivo; a tal fine possono risultare utili: sudorazione, esposizione al sole, respirazione profonda, attività fisica, una dieta corretta a base vegetale e integrale, digiuno terapeutico, meditazione.

L’importanza di Agni

Ama non può formarsi in presenza di Agni veramente equilibrato. Quindi, nel lungo periodo, sostenere il fuoco digestivo è altrettanto importante per una buona salute che eliminare Ama. L’Ayurveda raccomanda una varietà di pratiche per mantenere il nostro fuoco digestivo forte. Un Agni forte può facilitare la perdita di peso, se necessaria, migliorare il metabolismo del cibo, e ridurre al minimo i disagi gastrointestinali. Per rafforzare Agni è bene non mangiare mai troppo: la quantità di enzimi digestivi prodotti potrebbe non essere in grado di degradare completamente il volume di cibo ingerito, che conduce a formazione di gas, disagio o gonfiore. L’Ayurveda raccomanda di lasciare da un terzo a un quarto del nostro stomaco vuoto per consentire una buona digestione. Un modo semplice per misurare una porzione di alimento ideale per un pasto, in base alla dimensione del proprio corpo, è questa: formate una coppa con le mani; la quantità raccomandata di cibo per un pasto è l’equivalente di due coppe come quelle che si generano. Il pasto più importante della giornata dovrebbe essere il pranzo: il corpo digerisce meglio il cibo quando siamo attivi. Il nostro sistema digestivo secerne la più alta concentrazione di “succhi digestivi” attorno a mezzogiorno, rendendo questo il momento migliore per mangiare il pasto principale. In serata, il corpo rallenta preparandosi al riposo e al sonno. Se mangiamo troppo a cena, quando il nostro fuoco digestivo è più debole, ci sentiremo pesanti e gonfi e potremo avere difficoltà ad addormentarci.

Approfondimenti

◗ Agni è il termine sanscrito per “fuoco digestivo”, quella forza che scompone il cibo e le altre sostanze che riceviamo, assimilando ciò che è utile, ed eliminando il resto.

◗ Ojas in sanscrito significa forza, e può essere immaginato come l’essenza vitale più interna. Secondo l’Ayurveda, Ojas è la base per la chiarezza di percezione, per la forza fisica, e per l’immunità.

Detox per tutti

◗ Per aumentare il fuoco digestivo si può procedere per 2 giorni con una dieta leggera a base di cibo liquido (zuppe e tisane) per poi passare a 2-3 giorni di pasti semiliquidi, concludendo il ciclo con zuppe più corpose e, solo gradualmente, al cibo solido. In alternativa si può assumere una dieta liquida, una volta alla settimana.

I mille benefici dello Zenzero

Per rafforzare Agni, l’Ayurveda consiglia anche di sorseggiare tè allo zenzero per tutta la giornata e durante i pasti. Lo zenzero è noto in Ayurveda come “rimedio universale” per i suoi molti benefici per il corpo, ed è stato usato da più di 2000 anni per trattare problemi digestivi.

Lo zenzero può rilassare la muscolatura liscia dell’intestino, attenuando così i sintomi di gas e crampi.

Lo zenzero stimola la digestione accelerando il movimento del cibo dallo stomaco nell’intestino tenue e aiuta a eliminare i disturbi digestivi post prandiali. Inoltre, può stimolare saliva, bile, ed enzimi gastrici per aiutare la digestione. Le recenti ricerche hanno dimostrato che questi effetti benefici sono il risultato di composti fenolici, soprattutto gingerolo e shogaol, e vari altri oli volatili presenti.

15 pratiche ayurvediche per migliorare la salute

1 –       Meditare

2 –       Pranayama (esercizi di respirazione)

3 –       Pulizia della lingua con nettalingua mattina e sera.

4 –       Oil Pulling mattina e sera.

5 –       Massaggio

6 –       Terapie del vapore con bagno turco o sauna almeno una volta al mese (Swedana)

7 –       Basti (clistere)

8 –       Consumare il pasto più corposo a pranzo

9 –       Riposare adeguatamente

10 –     Ridere

11 –     Bere acqua calda e tè allo zenzero

12 –     Utilizzare i 6 “Sapori” in ogni pasto (dolce, acido, salato, amaro, piccante e astringente)

13 – Non mangiare in preda alle preoccupazioni, rabbia o ansia.

14 – Mangiare con calma e masticare il cibo finché non è sfaldato prima di deglutire.

15 – Mangiare in silenzio

 

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.