Il suo nome botanico è Hyssopus officinalis ed è una pianta conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà espettoranti. Per la sua azione antisettica, in passato veniva utilizzata per purificare i templi. L’issopo è un’erba medicinale, le cui foglie e sommità fiorite vengono impiegate anche per stimolare la digestione.

L’issopo è caratterizzato da fiori color viola o blu intenso e da un gambo ramificato e molto lungo, con foglioline strette. Vi sono anche altre varietà, che presentano fiori bianchi e fiori rosa. Si tratta di una pianta molto versatile, poiché viene utilizzata sia a scopo ornamentale, sia culinario e aromatico. È un’erba medicinale utile per favorire la digestione grazie alla sua attività stomachica. Inoltre, essendo espettorante e antisettica, è indicata per contrastare tosse, mal di gola e catarro bronchiale. L’issopo contiene sostanze preziose, come i flavonoidi e gli acidi fenoli. Dalla distillazione dei suoi fiori si ricarica un olio essenziale usato – solo su prescrizione medica – per trattare le contusioni.

Come utilizzare l’issopo

Le sue infiorescenze sono adatte per preparare un infuso benefico per le vie respiratorie. Assunto dopo i pasti principali aiuta a stimolare la digestione. Per le quantità è sufficiente un cucchiaino di issopo da aggiungere a una tazza di acqua calda. Si può optare anche per la tintura madre, sempre e comunque su prescrizione del medico o del naturopata. Le foglie di issopo sono tradizionalmente usate per preparare impiastri utili in caso di piccole ferite o contusioni.

Per ottenere una tisana calmante e digestiva si possono aggiungere all’issopo anche dei semi di aneto, ricchi di sali minerali e utili in caso di pesantezza allo stomaco. In alternativa all’aneto, si può optare per i semi di finocchio, in quanto svolgono un’azione carminativa.

Avvertenze e controindicazioni

L’issopo, anche sotto forma di infuso, deve essere prescritto da un esperto erborista o da un naturopata. È assolutamente sconsigliato in gravidanza.