Di Paola Rossini
Sia la quantità che la qualità di cibo determinano in maniera rilevante sullo stato di salute e sulla condizione di benessere di una persona. Nella società moderna, sempre più spesso si sente parlare di problemi di sovrappeso dovuti principalmente alla presenza di cibi poco nutrienti, ma al contempo con elevato contenuto calorico, a un modo frettoloso e scorretto di alimentarsi e a uno stile di vita stressante e sedentario. Ricorrendo a pillole dimagranti, a diete lampo, a digiuni forzati e scostanti non si è in grado di riportare la situazione alla normalità e i chili che si sono persi, rapidamente tornano a far capolino sull’ago della bilancia. È preferibile, invece, seguire alcune regole pratiche di nutrizione e aiutarsi con rimedi naturali, come gli oli essenziali.
Un corretto modo di nutrirsi
In primo luogo, è utile distinguere gli alimenti a elevato potere saziante da quelli con scarso potere. I cibi che danno maggior senso di sazietà contengono grandi quantità di acqua, di proteine e fibre alimentari. Si annoverano quindi frutta, verdura, carne, pesce, legumi e cereali integrali. Gli alimenti con scarso potere saziante sono i cibi disidratati, con elevato contenuto lipidico, quali frutta secca, prodotti da forno, dolci, pizza, cereali non integrali, formaggi e salumi. Oltre al tipo di cibo ingerito, non bisogna assolutamente sottovalutare la masticazione, elemento fondamentale soprattutto in caso di fame compulsiva. La digestione viene facilitata da una masticazione molto lenta, che permette di apprezzare le caratteristiche organolettiche dei cibi e di evitare le abbuffate irrazionali. Studi scientifici hanno rilevato che devono trascorrere circa venti minuti dal momento in cui si inizia a mangiare affinché i primi segnali di sazietà possano giungere al cervello. Mangiare con un ritmo lento può quindi aiutare a tenere a freno inutili eccessi alimentari. Anche i metodi di preparazione e di cottura dei cibi sono rilevanti per determinare il loro potere saziante. È necessario valutare la perdita o l’assorbimento di acqua degli alimenti durante la loro preparazione. Il riso, per esempio, cuocendo assorbe ingenti quantità di acqua, aumentando notevolmente il suo indice di sazietà. È buona norma valutare l’ordine di assunzione delle pietanze, mangiando la verdura per prima. Le verdure crude hanno un buon indice di sazietà e si tenderà a consumare meno cibo successivamente. Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è essenziale, perché si favoriranno le attività metaboliche, comprese quelle di lipolisi. Chiaramente, i succhi di frutta zuccherati e le bibite gassate sono assolutamente da bandire.
Studi psicologici hanno dimostrato che alcuni aspetti della tavola, come i piatti, i contenitori e gli stimoli visivi posti nel luogo in cui viene consumato il pasto, possono aiutare a favorire un processo di dimagrimento. È consigliato usare piatti e pentole di dimensioni contenute, piuttosto che quelli aventi un formato maggiore. I contenitori di dimensioni maggiori stimolano i soggetti ad assumere involontariamente più cibo. Abbellire la tavola con un vasetto di fiori, con le candele, con un centrotavola o qualsiasi altro elemento decorativo, aiuta a distogliere il pensiero ossessivo del cibo e distrae il cervello da eccessivi stimoli gustativi.
L’aromaterapia nel dimagrimento
Premesso che un corretto programma di dimagrimento deve essere graduale e deve permettere di mantenere il peso forma nel tempo, si può ben intuire come in una strategia volta allo smaltimento dei chili in eccesso, l’utilizzo dell’aromaterapia possa giocare un ruolo di primissimo piano. Gli aromi hanno una duplice funzione in grado di agire sul controllo della fame e sulla regolazione metabolica; inoltre, i profumi agiscono sul sistema limbico e sulla produzione di insulina. L’utilizzo delle essenze segue le stesse modalità, sarà poi il soggetto a scegliere l’aroma che predilige in relazione alle sue specifiche proprietà. Per i bagni, devono essere utilizzate 15 gocce di essenza precedentemente emulsionate in 100 gr di sale e in un cucchiaio di olio di jojoba. Per il massaggio, invece, gli aromi non sono mai applicati puri sulla pelle, ma sono diluiti in oli vegetali quali l’olio di jojoba, di avocado, mandorle e cocco nella misura di 20 gocce ogni 100 ml di olio. Se si vuole fare uno scrub, occorre tritare 100 grammi di sale del Mar Morto e aggiungere olio di jojoba fino a ottenere un morbido impasto in cui emulsionare 5 gocce di essenze. Gli oli essenziali possono essere anche utilizzati nel diffondi aromi, utilizzando 15-20 gocce e accendendo l’apposita candelina. È bene essere sicuri di adoperare essenze di buona qualità.
Gli oli per dimagrire
Gli aromi che sono impiegati per un programma di dimagrimento, sono ricavati per la maggior parte dagli agrumi. Questi sono fotosensibilizzanti ed è bene evitare l’esposizione al sole nelle ventiquattro ore successive al loro impiego, per evitare antiestetiche macchie cutanee. Uno dei più comuni è l’olio essenziale di arancio dolce, in grado di migliorare il tono e l’elasticità dei tessuti oltre a permettere l’eliminazione dei liquidi in eccesso e a favorire la circolazione sanguigna periferica e quella linfatica. Elimina le tossine ed è molto utile anche nel trattamento della cellulite più recente, a buccia d’arancia. Scioglie accumuli di grasso sulla pancia e sui fianchi. L’arancio dolce dona gioia e felicità ed è quindi un valido aiuto per tutti quegli individui scontenti che cercano di mitigare l’infelicità mangiando.
L’olio di limone è efficace sulla cellulite edematosa, è lipolitico ed è un tonico linfatico. Toccasana per gambe stanche e affaticate, stimola il tessuto connettivo. L’essenza di mandarino è in grado di proteggere i vasi sanguigni e si dimostra utile per cellulite, obesità e smagliature. Essendo un olio molto delicato, è indicato durante la gravidanza per drenare i liquidi in eccesso. L’aroma di mandarino calma i temperamenti inquieti e collerici ed è particolarmente adatto per i soggetti in cui l’assunzione di cibo è collegata a uno stato ansioso. Il pompelmo, invece, agisce sull’ipotalamo e aiuta a regolare il bisogno di cibo, soprattutto in caso di fame nervosa. Dal punto di vista fisico protegge i vasi ed è utile nelle patologie che colpiscono le vene. Ideale per il sovrappeso, la cellulite e l’obesità, può rassodare i tessuti e tonificare. È in grado di eliminare i liquidi in eccesso e di sciogliere gli accumuli di grasso.
Non ricavati dalla famiglia degli agrumi, ma ugualmente importanti, sono gli oli di curcuma, ginepro, origano, pepe, rosmarino, sedano, solidago e zenzero. La curcuma non va usata in gravidanza ma sconfigge anche la cellulite più ostinata e di vecchia data. Il pepe, lipolitico per eccellenza, attiva la termogenesi e aiuta la trasformazione dei depositi di grasso in energia. Elimina gli accumuli adiposi localizzati e facilita l’eliminazione delle tossine organiche. Anche dal punto di vista psichico, quest’essenza è veramente preziosa perché allontana stanchezza, pigrizia e lentezza. Da non usare in gravidanza e per periodi prolungati. •