Si avvicinano le feste natalizie, sinonimo non solo di spiritualità e di regali, ma anche di pranzi e cene spesso esageratamente abbondanti. Per approfondire quest’ultimo argomento in chiave ayurvedica segnaliamo alcuni suggerimenti semplici e adatti a chi vuole vivere con gioia il Natale senza appesantire il corpo.
Il primo consiglio riguarda le quantità di cibo che si dovrebbero preparare. Abbondanza non fa rima con salute, piuttosto occorrerebbe spostare l’attenzione sul concetto di sazietà: quando sentiamo di aver mangiato il giusto è inutile eccedere, non si gusterebbero pienamente nemmeno le portate che seguono.
Quindi più che abbondanza le parole d’ordine dovrebbero essere varietà e la già citata sazietà. Cosa significa in pratica? Significa concepire dei pasti con portate tra loro diversificate, non abbondanti, ma di una quantità tale da permettere ai commensali di assaggiare tutte le varie pietanze scelte per il menù.
Un altro suggerimento riguarda la selezione di cibi da servire nel corso delle feste natalizie. La tradizione, in molti casi, vuole che siano ricchi di calorie, grassi e zuccheri. Se invece seguiamo alcuni accorgimenti, possiamo sì rimanere legati alle ricette della tradizione, ma preparando piatti meno elaborati, che affaticano fegato e sistema digestivo.
Per esempio, se si vogliono preparare le classiche lasagne al forno, come ripieno si potrebbe sostituire la carne con un mix di verdure di stagione, più leggere e salutari. Quindi spazio per esempio a: carote, cavolfiori, barbabietole, broccoli, carciofi, cardi, porri, spinaci. Anche per quanto riguarda i dolci, oltre al classico panettone (o pandoro), si possono preparare dessert più leggeri e sani, utilizzando la ricotta al posto del mascarpone, o farine integrali o di farro al posto di quelle bianche, o ancora, lo zucchero si può sostituire con i datteri (anche sminuzzati o frullati) o l’uvetta.
Alcuni piatti tipicamente ayurvedici possono essere inseriti nei menù delle feste natalizie, come per esempio: un semplice dhal con legumi e verdure.
In India, con il termine dhal ci si riferisce a quei piatti preparati utilizzando come base i legumi: quelli più popolari sono le lenticchie (rosse o verdi) o anche i fagioli mung. Si aggiungono poi verdure, come carote, sedano, zucchine e le immancabili spezie, come curcuma, coriandolo, cumino, cardamomo, pepe nero. Il dhal è un piatto molto versatile, nutriente e sano.
I samosa sono un altro tipico piatto ayurvedico da inserire nel menù natalizio. Può essere definito uno street food, visto che nelle città indiane vengono serviti quasi a ogni angolo. I samosa sono appetitosi fagottini, preparati con una sfoglia e ripieni di verdure con spezie. Ottimi sia come antipasto, sia come seconda portata accompagnata da una semplice insalata.
Una fresca raita può accompagnare i samosa. La raita è una popolare salsa indiana a base di yogurt naturale bianco, cui si aggiungono verdure fresche come il cetriolo, ed erbe aromatiche, come la menta. La sua preparazione è molto semplice: si taglia finemente il cetriolo (o in piccoli dadini) e lo si aggiunge allo yogurt bianco naturale (lasciato precedente scolare del siero in eccesso). Si unisce poi la menta fresca precedentemente sminuzzata e a piacere dello zenzero fresco, il succo di mezzo limone non trattato, delle foglioline di coriandolo, un pizzico di sale e pepe. Lasciar riposare la raita in frigo per 30 minuti.